Giorgio Brunetti

È un periodo di continua fibrillazione nel mondo delle

Mercoledì 24 Luglio 2019
Giorgio Brunetti

È un periodo di continua fibrillazione nel mondo delle Fondazioni liriche, con la politica locale che gioca un ruolo importante. Dapprima, la Scala che è riuscita, dopo molte tensioni, a trovare un compromesso, chiamando un nuovo sovrintendente da Vienna, che si affiancherà a Pereira fino alla fine del suo mandato. È di questi giorni anche la nomina del sovrintendente del Regio di Torino dopo una estenuante selezione. La scelta è caduta, con sorpresa, su uno straniero, il tedesco Schwarz, che dovrebbe ben operare. Ora è la volta del Maggio Musicale fiorentino che, a seguito di una serie di vicende burrascose, vede l'uscita di scena di Cristiano Chiarot chiamato, due anni fa, dal sindaco Nardella, sottraendolo alla Fenice, per rilanciare il Teatro fiorentino e metterne a posto i conti.
L'origine dell'addio di Chiarot sta nella decisione del sindaco fiorentino, rieletto nelle ultime consultazioni elettorali, quella di delegare la posizione di presidente del Comitato di Indirizzo a Salvatore Nastasi, per dieci anni capo gabinetto al Mibac ed ex-direttore generale dello spettacolo dal vivo. Un alto dirigente pubblico, che visto il legame genetico con i governi di turno (il teatro lirico dipende essenzialmente dal finanziamento pubblico) ha sempre esercitato un peso rilevante in questo mondo. Con il governo del cambiamento Nastasi si era messo in aspettativa e la proposta di presiedere il Maggio non poteva (...)
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