Giacomo esce per fare torrentismo e svanisce nel nulla

Lunedì 6 Settembre 2021
Giacomo esce per fare torrentismo e svanisce nel nulla
IL NUOVO CASO
LONGARONE E fa rabbrividire il nuovo caso di scomparsa che si è registrato ieri: è quasi una fotocopia di quella maledetta giornata di giovedì 26 agosto, quando Federico Lugato, il 39enne sparito in Val di Zoldo, non fece più ritorno. La compagna che attende il suo uomo dopo un'escursione, lui che non arriva, l'allarme alle forze dell'ordine il ritrovamento dell'auto e poi il mistero e una fitta nebbia senza alcuna traccia. Giacomo Sacchet, 43 anni di Val di Zoldo era uscito ieri mattina per fare canyoning sul Maè, in comune di Longarone, da Soffranco a Pirago. Qui avrebbe dovuto incontrare la compagna alle 14.30, ma Giacomo non è più tornato. Anche in questo nuovo caso l'unico elemento è l'auto ritrovata parcheggiata a Soffranco. Il cellulare invece risulta spento.
L'ALLARME
Erano le 18 di ieri quando sono partite ufficialmente le ricerche di Giacomo. Prima era sceso in campo l'elicottero che ha perlustrato la zona, poi mano a mano che la situazione si complicava, è arrivato un vero esercito per le ricerche. Sul posto c'erano il Soccorso alpino di Longarone, il Gruppo Forre del Soccorso alpino e speleologico Veneto, i Vigili del fuoco con le squadre fluviali che sono scese lungo il Maè, il Sagf della Finanza. La prefettura ha attivato il protocollo delle persone scomparse e sul posto sono arrivati i carabinieri, che stanno ricostruendo l'accaduto.
L'USCITA
Giacomo ieri mattina era uscito per fare torrentismo, ovvero quello sport acquatico che consiste nella discesa di strette gole percorse da corsi d'acqua: consiste nel percorrere il torrente a piedi, senza l'ausilio di gommone o canoa. E questo stava facendo il 43enne che percorreva il Maè dalla Val di Zoldo a Longarone. Nei giorni scorsi aveva già fatto altri tratti del torrente, scendendo, e oggi avrebbe dovuto fare la forra più bassa, quella appunto da Soffranco a Pirago. L'ultimo indizio l'auto parcheggiata. Poi si presume che sia entrato con la muta nelle acque ed in quel momento non ha lasciato più tracce.
NESSUNA TRACCIA
Ieri le ricerche dei vigili del fuoco e soccorso alpino sono andate avanti fino a notte fonda, ma senza esito. La macchina dei soccorsi si rimetterà in moto stamane. A complicare le indagine, come si diceva il cellulare, che risulta spento e non consente di tracciare o localizzare l'uomo.
Olivia Bonetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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