Gentiloni tiene aperto il dialogo con Mdp: il testo non è blindato, pronto a modifiche

Martedì 17 Ottobre 2017
IL RETROSCENA
ROMA Senza Bruxelles che sventola il cappio di bocciature e reprimende, scrivere la legge di Bilancio stavolta per il governo è stato più facile. D'altra parte anche molti dei cosiddetti falchi della Commissione si sono resi conto che senza misure in favore della crescita e dell'occupazione è impossibile frenare l'avanzata del populismo. Il via libera di Bruxelles arriverà a novembre, ma per il governo Gentiloni lo scoglio più difficile da superare è tutto interno e riguarda l'approvazione in Parlamento. D'altra parte quella che giovedì della prossima settimana avvierà al Senato il presidente Grasso, è l'ultima sessione di bilancio della legislatura e le richieste elettorali saranno pressanti. Gentiloni si augura il sostegno di Mdp e considera il dialogo ancora aperto.
IL PASSO
Nel dibattito che nella riunione del consiglio dei ministri è seguito all'illustrazione di Padoan, la soddisfazione per essere riusciti a scongiurare aumenti dell'Iva e nuove tasse ha presto lasciato il passo a nuove richieste. Su tutte quella sostenuta dal ministro della Giustizia Andrea Orlando di ampliare il numero di assunzioni nella pubblica amministrazione. Richiesta sostenuta dal collega Marco Minniti e avversata da Luca Lotti e Claudio De Vincenti per motivi politici e di risorse. Il capitolo non è però chiuso, come non è chiuso quello relativo alla possibile abolizione totale dei super-ticket o sul reddito di inclusione. Le risorse sono limitate, ma da qui a dicembre molte misure sono destinate ad entrare e ad uscire dal testo approvato ieri pomeriggio con la formula salvo-intese, e a seguire l'evoluzione del dibattito politico pre-elettorale. Alleanze comprese. I segnali all'elettorato di sinistra non mancano anche se non sono state accolte tutte le richieste di Mdp. Dal bonus verde agli incentivi per le assunzioni dei giovani. Dal potenziamento dell'ape social, alle risorse per il reddito contro le povertà. Sino all'aumento dei contratti della pubblica amministrazione e all'assunzione di 1500 ricercatori nelle università.
La legge di Bilancio verrà votata dopo il varo della legge elettorale e anche se rappresenterà l'ultimo atto della legislatura è destinata a mutare ancora anche grazie a una riserva messa da parte di 300-400 milioni di euro.
Marco Conti
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