Francesco Grillo
Una mappa che riporta la forma della Terra nel Pliocene, il

Lunedì 14 Giugno 2021
Francesco Grillo
Una mappa che riporta la forma della Terra nel Pliocene, il periodo che precede la comparsa della nostra specie in Africa, può essere un modo efficace per rappresentare verso quale disastro ci stiamo dirigendo. A meno che le grandi economie del mondo a partire dalle sette (G7) riunite in questi giorni in Cornovaglia non decidano di invertire subito la rotta. È, infatti, dal Pliocene circa 4 milioni di anni fa - che la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera non raggiungeva i livelli registrati un mese fa dagli osservatori collocati su alcuni atolli del Pacifico. Nel Pliocene la temperatura era di circa 3,5 gradi superiore a quella che la Terra conobbe prima dell'inizio dell'industrializzazione (nel settecento) e verso queste temperature andremmo se non riuscissimo a rispettare la promessa che il mondo ha fatto a se stesso (sei anni fa) con l'accordo di Parigi: è interessante notare che in quelle condizioni 4 milioni di anni fa il livello dei mari era più alto di 25 metri; la Florida, il canale di Panama e New York erano sott'acqua; della penisola italiana era emersa solo una stretta lingua di terra che finiva in Toscana. Può sembrare una visione apocalittica e, tuttavia, la pandemia dovrebbe averci insegnato che sta scadendo il tempo che abbiamo a disposizione per evitare disastri ancora maggiori.
Il modo in cui il cambiamento climatico funziona, ricorda, in fondo, certi banali processi di passaggio (...)
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