Francesco Grillo
La più grande impresa della Storia nasce da un errore grave.

Lunedì 18 Ottobre 2021
Francesco Grillo
La più grande impresa della Storia nasce da un errore grave. Cristoforo Colombo sembrò, infatti, ignorare i calcoli fatti dal geografo Eratostene - che ad Alessandria d'Egitto stimò la circonferenza della Terra 17 secoli prima che Colombo salpasse dall'Andalusia - e gli stessi racconti di Marco Polo sul Catai (Cina) che il navigatore italiano voleva raggiungere.
Se non ci fosse stata l'America tra l'Europa e l'Asia, l'equipaggio del genovese sarebbe morto per mancanza di cibo e, invece, grazie ad una sottovalutazione della distanza, arrivò dall'altra parte del mondo proiettando l'umanità nell'era moderna. La storia è, del resto, fatta proprio così: passioni, errori, esiti che sono diversi da quelli preventivati, grandi conquiste.
Il messaggio con il quale il presidente degli Stati Uniti ha dedicato il giorno di Colombo al coraggio dei navigatori italiani e, contemporaneamente, all'eccidio dei nativi è un tentativo - imperfetto ma utile - di ricordare la dialettica tra grandezza e miserie che definisce l'umanità. Dialettica che la cultura della cancellazione vorrebbe abolire ricacciandoci in un conformismo sterile.
Fa bene il presidente Biden a preoccuparsi della deriva di un politicamente corretto che, pure, ebbe il merito di dare una dimensione linguistica a grandi battaglie partite dalla comunità afroamericana negli anni Settanta e che continuano ancora oggi.
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