FOSSALTA DI PIAVE
A pochi giorni dalle votazioni regionali sbatte la porta della

Sabato 26 Settembre 2020
FOSSALTA DI PIAVE
A pochi giorni dalle votazioni regionali sbatte la porta della Lega Massimo Sensini presentando anche le dimissioni da consigliere comunale di minoranza a Fossalta. Leghista da 27 anni, «la mia tessera risale al'93», 66 anni, pensionato, ex sindaco di Fossalta per dieci anni, dal 2015 vicesindaco della Città metropolitana, dal 2018 presidente di Federsanità veneta. La defezione di un vecchio leone della politica può essere interpretata come una spaccatura nel Carroccio. «Lascio gli incarichi perché non mi riconosco più nel partito spiega Non condivido gli obiettivi nazionali e non sottoscriverò la nuova tessera. Sono state accantonate le problematiche del Nord Italia, della Regione e a ruota del Veneto orientale. Mi indentificavo con la Lega Nord-Liga Veneta delle origini. Sono rimasto fedele a quell'idea, ma sono ormai temi di cui non si parla più. Avevo già pensato di dimettermi, la decisione era stata rinviata durante il confinamento, poi in vista delle elezioni regionali, che avrebbero dovuto tenersi in maggio».
IL TEMA VENETO ORIENTALE
Il suo nome, però, era circolato tra i possibili successori nella lista verde delle regionali, al posto di Gianluca Forcolin, dimissionario per via del bonus Inps. Allora Sensini aveva spiegato che se glielo avessero chiesto la Lega e Zaia era disponibile a correre. Ma i fari del Carroccio si erano accesi sul segretario di Caorle Gianfranco Gnan che con 2.545 preferenze non è stato eletto, superato da Marco Dolfin di Chioggia. A pesare secondo Sensini, infatti, è anche l'assenza in Regione di un rappresentante della Lega del Sandonatese. «Francesco Calzavara con 4.595 preferenze è un esponente del litorale, Fabiano Barbisan (3.693) del Portogruarese. E forse non ci si è accorti che, pur perdendo a livello regionale, il Pd di San Donà ha vinto: Francesca Zottis riconfermata ha incassato 3.778 voti, una manciata in più di Barbisan e pochi meno di Calzavara, candidati entrambi nell'ammiraglia targata Zaia. Il Pd è nell'ottica di un rafforzamento. Per trovare un interlocutore del territorio, quindi, serve rivolgersi a Zottis, una consigliera di minoranza. E anche di questo lo dobbiamo ringraziare Matteo Salvini che va a fare i comizi in Puglia. Non posso far parte di un partito che accetta questi paradossi».
LA LEGA DI ZAIA
La Lega di Zaia quindi da contrapporre a quella di Salvini? «Di sicuro mi sento molto vicino a Zaia che continua sulla strada dell'autonomia. Sembrava che il progetto potesse partire quando Salvini era Ministro dell'Interno, invece niente. Altro paradosso: le uniche azioni verso l'autonomia in politica le dobbiamo in passato a Massimo D'Alema. Zaia lo ha già detto: dialogheremo con chiunque sia disposto a darci l'autonomia».
Sensini decade anche nel ruolo di vice di Luigi Brugnaro in Città metropolitana. «Ho già comunicato le mie dimissioni a Brugnaro, mi ha risposto di essere dispiaciuto e che ne parleremo». E se una proposta politica arrivasse proprio da Brugnaro? «Una proposta dalla civica fuxia la ascolterei. Dal punto di vista amministrativo posso mettere a disposizione la mia esperienza. Non intendo cambiare partito, anche se alla prova dei fatti in Città metropolitana abbiamo lavorato bene». A subentrare nel consiglio comunale fossaltino sarà Mario Tonon, che ha confermato di accettare l'incarico.
Davide De Bortoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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