FINE TRAGICA
VAL DI ZOLDO Etha, Hidalgo e Taco. Sono i tre cani del soccorso

Martedì 14 Settembre 2021
FINE TRAGICA
VAL DI ZOLDO Etha, Hidalgo e Taco. Sono i tre cani del soccorso alpino della guardia di finanza che ieri mattina hanno permesso di ritrovare il corpo senza vita di Federico Lugato in località Monte San Sebastiano. Dove non è riuscito l'uomo, ci hanno pensato loro con un fiuto eccezionale. E non poteva che essere così perché il 39enne mestrino, scomparso in Val di Zoldo il 26 agosto scorso durante una passeggiata in solitaria, era precipitato in un dirupo. I soccorritori l'hanno scoperto a circa 100 metri dal sentiero segnalato, una cinquantina di metri sotto ad una balza rocciosa in mezzo a fitta vegetazione. È questo il motivo per cui uomini, droni ed elicotteri non erano ancora riusciti a trovarlo.
L'ULTIMA RICERCA
Ad occhio nudo, infatti, il corpo di Federico non poteva essere visto. È stato invece sentito. A setacciare di nuovo tutta la zona, ieri mattina, ci hanno pensato le unità cinofile della stazione della guardia di finanza di Passo Rolle, del Centro di addestramento Scuola alpina e della stazione di Auronzo di Cadore. Una ricognizione chiesta dal prefetto di Belluno, Mariano Savastano, dopo una settimana di ricerche sospese. I tre amici a quattro zampe, Etha, Hidalgo e Taco, specializzati nella ricerca di corpi e tracce ematiche, hanno fiutato il sentiero che Federico aveva detto di voler percorrere alla moglie Elena e verso le 12 hanno cominciato a tirare verso un punto preciso. Le fiamme gialle si sono calate dal sentiero e hanno trovato il corpo senza vita del 39enne che è stato poi recuperato dall'eliambulanza del Suem 118 e affidato all'autorità giudiziaria. Si cercherà di capire, ora, quale sia stata la causa della morte. È scivolato riportando traumi fatali? O ha avuto un malore che l'ha fatto precipitare nel dirupo? Sulle sue tracce si sono incamminati oltre 400 volontari civili. Oltre, naturalmente, alle ricerche ufficiali cui hanno partecipato circa 500 soccorritori. Al lavoro in queste settimane: soccorso alpino Cnsas Veneto, vigili del fuoco, guardia di finanza, soccorso alpino della guardia di finanza di Auronzo, Cortina e Passo Rolle, polizia di Stato, carabinieri, carabinieri forestali Longarone. E ancora: volontari vigili del fuoco Agordo, Alpago, Arabba, Belluno, Calalzo, Caprile, Cortina, Dosoledo, Gosaldo, Longarone, Lorenzago, Lozzo, Selva di Cadore, Zoldo, volontari cinofili dei vigili del fuoco Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, cinofili Gli Angeli Adria, Steel Dog Padova, cinofili della Croce Rossa. Infine: scuola alpina della polizia di stato Moena, droni dei vigili del fuoco Veneto, della Croce Rossa di Feltre, della polizia locale di Treviso, oltre ai volontari della Protezione Civile Cadore, Feltre, Montebelluna, Montello, Padova, Soverzene, Treviso, volontari Ana Belluno, Conegliano, Verona, Vittorio Veneto, Croce Rossa di Feltre.
LO STOP
Dopo una settimana e mezza senza indizi il prefetto ha congelato le operazioni: «È stato fatto tutto quello che si poteva fare. Non ci resta che sospendere le ricerche per una settimana e lasciare che il territorio e la natura ci diano qualche segnale». Le forze messe in campo hanno setacciato la zona per ben dieci giorni, perlustrando burroni, gole, boschi, dragando laghetti con l'immersione dei sommozzatori, utilizzando elicotteri, droni e cani molecolari. Da una parte la ricerca sul campo grazie anche all'intervento di centinaia di volontari che hanno risposto all'appello della moglie Elena Panciera. Dall'altra sono scattate le indagini con il controllo delle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private (è stato trovato il passaggio dell'auto di Federico, alle 8.50 di giovedì mattina, a Forno di Zoldo) non solo per ricostruire i suoi ultimi spostamenti ma anche per escludere la fuga. Sono state chiamate le strutture ricettive della zona, gli ospedali. È stato controllato il conto corrente per cercare eventuali movimenti. Non è stato trovato nulla. Almeno fino a ieri quando i cani del soccorso alpino della guardia di finanza hanno messo la parola fine a un incubo che stava mettendo davvero a dura prova i familiari e la moglie di Federico Lugato.
Davide Piol
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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