Fermi per le chiusure: 100mila euro per scuolabus, ncc e bus operator

Mercoledì 2 Dicembre 2020
Fermi per le chiusure: 100mila euro per scuolabus, ncc e bus operator
TRASPORTI
BELLUNO Da Palazzo Piloni arriva un contributo straordinario per una ventina di aziende private di trasporto locali. E, raccogliendo una proposta di Confartigianato Belluno, prende corpo l'idea di un prossimo progetto di collaborazione tra i privati, Dolomitibus e la stessa Confartigianato. Nell'ultima manovra di Bilancio la Provincia di Belluno ha stanziato 100mila euro per il settore del trasporto privato. Un contributo straordinario per bus operator e Ncc (noleggio con conducente) che a seguito dell'emergenza sanitaria hanno subito forti contrazioni del fatturato e in alcuni casi il blocco completo dell'attività. Le risorse saranno distribuite a seguito di un bando per i cui criteri ieri il presidente Roberto Padrin e il consigliere delegato Dario Scopel hanno incontrato Confartigianato Belluno e le imprese del settore trasporti.
LA MANOVRA
«Abbiamo condiviso gli scenari attuali e stabilito insieme le modalità di intervento da parte della Provincia - spiega Padrin - l'obiettivo è dare un po' di respiro a imprese che stanno pagando oltremisura le conseguenze della pandemia. Al momento siamo riusciti a inserire nella manovra Covid un primo stanziamento da 100mila euro, ma se dovessero esserci ulteriori risorse da parte dello Stato, interverremo nuovamente, con l'idea di preservare il tessuto produttivo delle piccole realtà presenti sul territorio provinciale».
I BENEFICIARI
Due i codici Ateco beneficiari: Attività di trasporti terrestri di passeggeri nca (49.39.09) e Trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa con conducente (49.32.20); circa venti le aziende in provincia. Tre le categorie su cui sarà assegnato il punteggio per il riparto del contributo: autoveicoli fino a 9 posti, scuolabus e pullman. «Ringraziamo la Provincia per queste risorse, fondamentali in un momento di difficoltà - commenta Claudia Scarzanella, presidente di Confartigianato Belluno - la sopravvivenza e il rilancio delle attività passano inevitabilmente da questo genere di sostegni, anche in vista di un ulteriore sviluppo turistico del Bellunese che tutti ci auguriamo possa verificarsi dopo l'archiviazione del Covid».
IL PROGETTO
E per agganciare la ripresa guardano oltre le condizioni attuali, la Provincia ha raccolto una proposta di Confartigianato Belluno, proponendosi anche per il ruolo di coordinamento, di una idea che promuove la collaborazione tra i privati e Dolomitibus. Il progetto prevede un supporto delle aziende private ai servizi Dolomitibus, in modo da garantire collegamenti anche nelle zone più periferiche, a domanda ridotta. In questo senso, Confartigianato si propone di collaborare per raggiungere con piccoli mezzi, magari a chiamata, aree in cui il servizio pubblico oggi non può arrivare. «Abbiamo definito le strategie per il post-Covid - sottolinea il presidente Padrin - in un gioco di squadra pubblico-privato». Soddisfatta anche Natalia Ranza, amministratore delegato di Dolomitibus: «Un'idea valida che Dolomitibus sposa e che dovrà essere definita in un futuro tavolo tecnico. Al momento siamo concentrati sulla predisposizione del servizio a partire da gennaio, alla luce del possibile rientro progressivo a scuola. Auspicio che dalla prossima primavera si possa lavorare meno a singhiozzo». Conclude la presidente di Confartigianato Belluno Scarzanella: «Siamo molto soddisfatti di poter avviare questo gioco di squadra, frutto di un lavoro dal basso con le categorie e di un dialogo costante con la Provincia».
G.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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