FARRA DI SOLIGO
Grandine sui vigneti: danni ingenti, ma in una zona ridottissima.

Domenica 16 Maggio 2021
FARRA DI SOLIGO Grandine sui vigneti: danni ingenti, ma in una zona ridottissima.
FARRA DI SOLIGO
Grandine sui vigneti: danni ingenti, ma in una zona ridottissima. Tra Col San Martino e Colbertaldo i vigneti sono di fatto nudi. Le aziende a nord e a sud però hanno riportato al massimo un 25% di danni. Questa la valutazione che viticoltori e amministratori fanno dopo un sopralluogo più approfondito nel giorno che segue una grandinata forse senza precedenti. «Intorno alla 15,15 in pochi minuti in una fascia ben delimitata tra via Scandolera e Colbertaldo c'è stata una violentissima grandinata che ha devastato le colture sulla fascia di collina e di pianura -racconta Mattia Perencin, sindaco di Farra di Soligo- È stato un momento incredibile: a memoria non ci sono ricordi di una grandinata di questa violenza nel mese di maggio. La Regione ha attivato lo stato di crisi. Nei prossimi giorni avremo anche la stima dei danni. Ma in questa fascia ben delineata, dove già c'erano i cavi di 20 cm, praticamente non è rimasto niente». A Colbertaldo si conferma in sostanza questa sensazione. E il sindaco reduce dal secondo sopralluogo tira un sospiro di sollievo. «Da noi, meglio del previsto». Il danno grave in sostanza è in una zona non più ampia di 500 metri. «Abbiamo fatto già da ieri un sopralluogo e ci siamo resi conto che la grandine ha colpito una zona limitata: a monte e a valle della strada provinciale 32. Ho sentito qualche produttore. I più colpiti sono quelli che hanno piccole proprietà in quella zona, gli altri hanno diversi appezzamenti sparsi. La percentuale di raccolto persa è minima. Per i piccoli produttori però, è stata una bella batosta».
I PRODUTTORI
Gli stessi viticoltori, che venerdì si erano messi le mani nei capelli vedendo i vigneti coperti di ghiaccio, oggi in qualche caso rifiatano. «Sono stato in vigneto oggi con maggiore calma e posso dire che il danno c'è stato, ma da come si presentava il paesaggio ieri, temevamo ben di peggio. E dunque, nella sfortuna, mi posso dire quasi sollevato». Queste le parole di Graziano Merotto, uno dei più conosciuti viticoltori eroici. «La zona più colpita è la fascia che va da dopo l'edificio della Mostra dei Vini di Col San Martino fino a Colbertaldo. Per quantificare i danni però serviranno alcuni giorni. Ho controllato i grappoli e sono ancora fermi, per fortuna. Credo che probabilmente alla fine avremo danni minori di quel che immaginavamo». Merotto era intimorito in particolare per le Rive del Fondatore. «È uno dei nostri prodotti di pregio -conferma- e si trova proprio lungo la fascia colpita. Lì ci sono stati danni, ma pensavo peggio. Certo, sarebbe stato meglio non aver avuto la grandinata. Ma nel male, posso dirmi quasi contento».
LA STIMA DEL CONSORZIO
Anche a Scandolera, l'altra azienda viticola dell'area interessata dalla grandine, i danni sono tutto sommato sotto controllo. «La grandine è venuta da nord est. Per fortuna la collina ha riparato in parte i vigneti -commenta Paolo Bronca- siamo stati fortunati perchè da noi è arrivata la coda, stimiamo perdite attorno al 25%. Appena dopo di noi non ci sono più neanche su le foglie. Sono aziende che portano l'uva in cantina sociale. A 200 metri da noi, è tutto decimato». Peggio quindi è andata ai piccoli conferitori con vigneti in quella porzione e ad alcuni vigneti di Follador spumanti, che sono stati presi in pieno dalla grandine. Nei prossimi giorni inizierà anche la stima dei danni da parte del Consorzio. «La Docg valuterà i danni subiti nei prossimi giorni -dichiara Innocente Nardi, Presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene- ma possiamo già dire che è stata interessata una fascia di circa 35 ettari. Dopo l'apprensione iniziale, i danni sono stati limitati. Nel complesso la Docg si è salvata». Intanto il Comune di Farra di Soligo ha interessato la Regione che ha dichiarato lo stato di crisi.
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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