«Faccio la ricarica», «vado al market»: tutte le scuse dei furbetti di Pasquetta

Giovedì 16 Aprile 2020
«Faccio la ricarica», «vado al market»: tutte le scuse dei furbetti di Pasquetta
I CONTROLLI
Fermato il giorno di Pasquetta, si è giustificato dicendo che stava andando a fare la ricarica del telefonino.
Ad esplicita richiesta degli agenti, insospettiti dall'insolita esigenza inderogabile, ha dovuto però mostrare che no, di traffico (telefonico) ce n'era ancora molto e non era quello il motivo dell'uscita. L'impavido cittadino è solo uno dei 4 sanzionati dalla polizia locale dell'Unione del Miranese nel weekend di Pasqua, quando sono stati più che raddoppiati i controlli normalmente previsti nelle giornate festive sulle strade dei 5 comuni, proprio per garantire il rispetto del divieto di spostamento e assembramento.
Gli altri casi sono forse meno eclatanti ma ben rappresentativi della (poca) fantasia dei cittadini più mal disposti al rispetto delle regole, come un automobilista che si è giustificato dicendo di dover andare a fare la spesa ma dimenticandosi che lunedì era festivo e i supermercati chiusi. Oppure un ciclista beccato in un comune diverso da quello di residenza.
MANO MORBIDA
I trasgressori in realtà sono stati molti più dei 4 sanzionati nei due giorni, ma la polizia locale ha preferito non avere la mano troppo pesante, cercando in molti casi di fare informazione e in altri di rispedire a casa gli irregolari. In totale tra Pasqua e Pasquetta i controlli sono stati 96. In queste settimane il comando dell'Unione sta predisponendo servizi specifici di controllo e pattugliamento del territorio per l'osservanza dei decreti e delle ordinanze di Governo e Regione. Non solo nei confronti dei cittadini, per il rispetto dei limiti agli spostamenti, ma anche verso le attività commerciali e produttive, per l'osservanza degli obblighi di chiusura o di contingentamento, senza parlare poi delle nuove stringenti modalità di svolgimento dei mercati rionali, che richiedono una specifica sorveglianza. Nei festivi in particolare sono aumentate le pattuglie in servizio, solitamente ridotte tranne che in caso di manifestazioni pubbliche, ora peraltro sospese.
A CHIOGGIA
«Ci sono cose più importanti nella vita». Ha risposto così un 64enne chioggiotto alla polizia locale che gli chiedeva conto, martedì sera, della sua passeggiata a piedi per le vie di Sottomarina. Ma non era una considerazione filosofica sui tempi che stiamo vivendo, solo un modo per evitare la temuta sanzione.
Tant'è vero che, subito dopo, si era allontanato precipitosamente, senza fornire generalità e costringendo gli agenti ad una specie di inseguimento, per qualche centinaio di metri, al termine del quale è stato condotto in comando dove, oltre alla multa, gli è stata contestata la resistenza a pubblico ufficiale e il rifiuto d dichiarare la sua identità.
Ieri pomeriggio è toccato a due ragazzi chioggiotti essere fermati mentre passeggiavano tranquillamente sulla diga, ricavandone due verbali a testa per la violazione sia del dpcm sui movimenti ingiustificati (da 400 a 3000 euro) sia dell'ordinanza comunale che vieta l'accesso alla diga (da 25 a 500 euro).
Sono questi gli ultimi esiti dei controlli della polizia locale sul rispetto delle limitazioni del Covid che fanno seguito alle sei sanzioni, per analoghi motivi, elevati il giorno di Pasquetta. Nel complesso, dall'inizio della quarantena, la Polizia Locale ha effettuato 2.452 controlli, tra persone fisiche ed esercizi commerciali, e contestato 37 violazioni ai Dpcm ed ordinanze in materia. Nel periodo Polizia locale e Protezione civile hanno percorso 14.500 km per il controllo di tutto il territorio.
Filippo De Gaspari
Diego Degan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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