E' stata pubblicata ieri pomeriggio all'albo pretorio la nuova ordinanza del Comune di Venezia che aumenta i limiti imposti nel precedente provvedimento di aprile per il Rio Novo, estendendo la misura anche al Rio di Noale, di Cannaregio e al Canal Grande. La novità principale riguarda l'introduzione del passaggio a targhe alterne per il trasporto pubblico non di linea (tassisti e i noleggiatori) dalle 4 a mezzogiorno, confermato il divieto di transito a vuoto per i trasportatori,istituiti alcuni sensi unici e introdotte disposizioni come le distanze di sicurezza tra una barca e l'altra, il divieto di inversione di marcia in Canal Grande, la navigazione appaiata. Obiettivo contenere l'inquinamento di una città senza auto ma impietosamente più inquinata di una zona industriale.
Ma è subito rivolta da parte dei tassisti che hanno prodotto una serie di osservazioni trasmesse a tutti gli addetti ai lavori che nel mese di luglio hanno siglato un protocollo d'intesa in Prefettura e sono pronti a impugnare l'ordinanza: rilevano che i dati Arpav fanno emergere che i picchi di inquinamento si verificano in orari in cui minore è il loro passaggio nei canali incriminati. Dunque la colpa delle emissioni fuori controllo non sarebbe da attribuire ai tassisti, ma soprattutto alle imbarcazioni di Veritas per la raccolta dei rifiuti.
Vittadello a pagina V
© RIPRODUZIONE RISERVATA Ma è subito rivolta da parte dei tassisti che hanno prodotto una serie di osservazioni trasmesse a tutti gli addetti ai lavori che nel mese di luglio hanno siglato un protocollo d'intesa in Prefettura e sono pronti a impugnare l'ordinanza: rilevano che i dati Arpav fanno emergere che i picchi di inquinamento si verificano in orari in cui minore è il loro passaggio nei canali incriminati. Dunque la colpa delle emissioni fuori controllo non sarebbe da attribuire ai tassisti, ma soprattutto alle imbarcazioni di Veritas per la raccolta dei rifiuti.
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