E Bach rinasce con la leggenda del violoncello Mischa Maisky

Giovedì 6 Maggio 2021
E Bach rinasce con la leggenda del violoncello Mischa Maisky
IL CONCERTO
PORDENONE La leggenda del violoncello, allievo di Rostropovich che lo definì «uno dei talenti più eccezionali», Mischa Maisky sarà il protagonista di due concerti memorabili al Teatro Verdi di Pordenone, in programma giovedì 27 e venerdì 28 maggio alle 20 (in modo da terminare in tempo qualora il coprifuoco delle 22 fosse ancora in vigore). Nelle due serate a ingresso gratuito, il musicista lettone eseguirà l'integrale delle sei Suite per violoncello solo di Bach: n. 1, n. 4 e n. 5 giovedì 27, le n. 3, 2 e 6 il giorno successivo. Interprete di fama planetaria, Mischa Maisky ha registrato diverse volte le celebri pagine del repertorio bachiano e le ha eseguite in innumerevoli concerti, ciascuna volta distinguendosi per l'eccezionale qualità non solo esecutiva ma anche interpretativa.
La musica di Bach rinasce a vita nuova ciascuna volta perché, come ricorda Maisky, «assomiglia molto a un processo senza fine. Più la avvicini più lei si allontana. Se potessimo definire la musica come una religione, quella di Bach allora è la Bibbia, il Libro dei libri». Maisky è una «figura fondamentale nell'immaginario collettivo anche dei non ascoltatori della musica classica», ha spiegato ieri Maurizio Baglini, consulente musicale del Teatro Verdi di Pordenone, nel sottolineare come la riapertura del Verdi al pubblico avvenga con un protagonista assoluto e nel segno dell'internazionalità. La serata di giovedì 27 sarà il palcoscenico per un'ulteriore momento di valore simbolico: la consegna anche fisica del Premio Pordenone Musica 2020 e del Sigillo della Città da parte del Comune a Michele dall'Ongaro, musicista, compositore, promotore e divulgatore musicale, «che è riuscito a portare la musica classica al largo pubblico, anche nella tv generalista» ha spiegato Baglini.
Presidente e Sovrintendente dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia, dall'Ongaro è stato premiato «per le grandi intuizioni e intelligenza critica, custode di memorie con lo sguardo rivolto alla contemporaneità e al futuro» cita la motivazione. La serata sarà dedicata alla memoria di Giulia Tamai Zacchi, pordenonese appassionata di musica e sostenitrice del Teatro, ispiratrice insieme a Giampaolo Zuzzi di questo riconoscimento unico nel panorama musicale italiano. Quanto al Premio Pordenone Musica - riconoscimento alla sesta edizione nato per omaggiare figure di importanti didatti e divulgatori - sono state annunciate ieri alcune ulteriori novità: il Premio diventa sempre più internazionale a seguito dell'istituzione di una commissione di valutazione che decreterà ciascun anno l'assegnatario, con esperti stranieri provenienti da diversi Paesi.
La nuova commissione avrà il compito di scegliere il vincitore 2021 del Premio che sarà annunciato probabilmente a novembre. Preludio dei due appuntamenti serali, il 27 maggio, alle 17, sarà l'incontro-concerto a cura di dall'Ongaro. Sarà Baglini, consulente e pianista, a eseguire in prima assoluta un brano inedito, sesto episodio scritto per l'occasione da dall'Ongaro a corredo della sua Suite Autodafè. «Il Teatro è un luogo sicuro. Pertanto attueremo misure di sicurezza, sarà garantita la sanificazione tra gli eventi. A differenza dello scorso anno, l'ingresso sarà possibile solo con mascherine chirurgiche o Ffp2. I biglietti saranno prenotabili da lunedì 10, giornata in cui la biglietteria sarà aperta anche il mattino» ha ricordato Marika Saccomani, direttrice del Verdi.
V.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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