Due idee diverse di statuto per il nuovo ente

Mercoledì 25 Novembre 2020
VENEZIA Due proposte di statuto per la futura Autorità per la laguna e la collegata società in house che dovrà occuparsi di gestione e manutenzione del Mose. Quella proposta dal commissario, Elisabetta Spitz, punta ad un struttura centralizzata sulla figura del presidente, che ha ampie possibilità di manovra e da cui dipendono tutte le altre nomine. Quella inviata come controproposta dal provveditore, Cinzia Zincone, immagina una condivisione delle decisioni con gli enti locali e in generale i portatori di interessi. Due visioni che hanno approfondito la distanza tra le due donne del Mose. Nulla è ancora deciso. Di certo, quello dello Statuto, sarà un passaggio fondamentale, che dovrà dettagliare il funzionamento dei nuovi soggetti che si occuperanno di salvaguardia a Mose. Il Decreto Agosto prevede che lo Statuto dell'Autorità sia «deliberato dal comitato di gestione su proposta del presidente», «adottato in sede di prima applicazione dal presidente dell'Autorità» e «approvato con decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il ministero dell'Economia e delle Finanze». Per prepararsi a questi passaggi, sia il provveditore che il commissario avevano iniziato a preparare delle possibile bozze di statuto, sia per l'Autorità che per la società in house. Spitz l'ha inviata al ministero, subito dopo la conversione in legge del Decreto. Il Mit, a sua volta, l'ha condivisa con Zincone, che ha poi inviato la sua controproposta. Due visioni diverse. (r. br.)
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