Doveva essere il suo tutore, proteggerla e prendersi cura del patrimonio della sorella

Venerdì 21 Febbraio 2020
Doveva essere il suo tutore, proteggerla e prendersi cura del patrimonio della sorella invalida, ma avrebbe invece gestito in maniera allegra gli averi della donna. Tanto che l'avrebbe anche privata dei proventi della vendita della casa di famiglia e dell'eredità dei genitori che si sarebbe tenuto interamente. Una vicenda pesantissima quella venuta alla luce ieri, al termine delle indagini dei finanzieri bellunesi, coordinati dalla Procura. I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno anche sequestrato all'uomo, nel dicembre scorso, 300mila euro ritrovati sui suoi conti. Nei guai era finita anche la figlia dell'imprenditore, una avvocato di Belluno: era stata denunciata in concorso, ma alla fine la sua posizione è stata stralciata e va verso l'archiviazione. L'avviso di conclusione indagini è arrivato solo all'imprenditore, oggi in pensione, L.P., che deve rispondere di peculato.
Tutto è partito dai controlli a campione del Tribunale: l'uomo in 12 anni di amministrazione dei beni della sorella non aveva mai presentato rendiconti. La figlia sottolinea che non c'era stata malafede e che anzi ha sempre assicurato alla congiunta le cure e l'assistenza necessaria, come aveva richiesto in punto di morte il padre all'imprenditore.
Bonetti a pagina III
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