DOLO La crisi economica si fa sentire ed uno dei settori più colpiti è

Martedì 17 Novembre 2020
DOLO La crisi economica si fa sentire ed uno dei settori più colpiti è
DOLO La crisi economica si fa sentire ed uno dei settori più colpiti è quello edile. Le prospettive sarebbero interessanti, grazie alle nuove misure introdotte dal Governo, ma non sempre è possibile usufruirne, come evidenziano Giovanni Bolzonella, capo categoria degli imprenditori edili dell'associazione artigiani e piccola impresa città della Riviera del Brenta, e il segretario dell'associazione Giorgio Chinellato: «Il settore dell'edilizia in Riviera del Brenta quest'anno risente degli effetti della crisi legati alla pandemia. Un aiuto potrebbe venire dall'opportunità dell'eco bonus del 110%. Abbiamo migliaia di richieste ma questo non basta: il bonus spesso è inapplicabile, anche a causa della farraginosa burocrazia per ottenere i fondi». In Riviera del Brenta iscritte all'associazione artigiani spiegano Chinellato e Bolzonella ci sono circa 150 aziende. Molte hanno risentito nel corso degli anni di una forte crisi. La più grande e dolorosa è stata quella del 2008, dalla quale dopo 12 anni finalmente si stava lentamente cominciando a uscire. Ora l'arrivo della pandemia, e anche per il comparto dell'edilizia i contraccolpi non sono mancati. Anche perché, rispetto a 4 anni fa, la costruzione di nuovi edifici in Riviera è molto diminuita. «Si costruiscono in percentuale - spiegano - un quarto degli edifici che si costruivano nel 2016. Gli interventi per la maggior parte dei casi riguardano manutenzioni e ristrutturazioni». L'ecobonus del 110% è una grande opportunità per il settore, e nelle scorse settimane migliaia di famiglie della Riviera hanno contattato le aziende. «Riceviamo conclude Bolzonella migliaia di domande, ma ci sono dei problemi. Innanzitutto le persone chiedono alle aziende edili di interessarsi per avere i fondi dalle banche, e invece sono gli stessi che devono fare richiesta agli istituti di credito del prestito e poi a lavori finiti verranno rimborsati (in realtà non è proprio così: esistono delle altre modalità previste dalla normativa, come quella dello sconto in fattura, per esempio, che prevede che sia l'azienda ad anticipare il credito, ndr). Altro problema è che per ottenere la certificazione finale dei lavori fatti, non ci deve essere il minimo abuso edilizio e spesso nel corso degli anni invece molti proprietari qualche intervento non autorizzato lo hanno fatto».
Lino Perini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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