Divisi tra alcuni dubbi normativi sul decreto del presidente del Consiglio, soprattutto

Martedì 20 Ottobre 2020
Divisi tra alcuni dubbi normativi sul decreto del presidente del Consiglio, soprattutto in termini di poteri nel prendere certe decisioni in materia di restrizioni che peraltro in Polesine non sembrano servire in quanto a chiusura di strade e piazze, e sulla mancanza di risorse, in particolare il personale, per poter attuare i controlli sulla movida. E ancora, con la speranza che il buon senso prevalga in tutti nel rispettare le regole, sia tra gli esercenti dei locali che degli avventori, perché la sera i vigili urbani non li ha alcun Comune, a cominciare dal capoluogo polesano, e le forze dell'ordine dovrebbero sia tenere sotto controllo i rischi di assembramenti, che pattugliare il territorio per tutti gli altri possibili reati.
È un quadro difficile quello che si presenta ai sindaci polesani, che all'unisono spiegano che saranno attenti al rispetto delle regole, ma confidano nella gente.
A Rovigo il primo cittadino Edoardo Gaffeo fanno il punto escludendo, come detto, la chiusura di strade e piazze, assicurando che finché la Polizia locale sarà in servizio, fino alle 20, le verifiche verranno fatte, ma prima di tutto si conta sulla sensibilizzazione e come detto, il senso di responsabilità comune.
Merlin alle pagine II e III
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