«Difficile tenere la mascherina col caldo, ma credo sia necessario»

Sabato 23 Maggio 2020
Non ha prezzo la libertà. Se ne sono accorti in molti in questo periodo dopo due mesi di confinamento che ha segnato non poco le relazioni sociali, che si sono mantenute, giocoforza, solo attraverso telefoni, smartphone, computer e tablet. Ieri sera, primo venerdì di relax, in molti, grandi e piccini si sono riversati in piazza dei Martiri. All'ora dell'aperitivo, se non fosse stato per cartelli e per l'evidente distanziamento dei tavolini nel salotto buono del capoluogo, non si sarebbe detto che era cambiato qualcosa rispetto a prima. La socialità è venuta a galla. Con forza. Bimbi in bicicletta, adolescenti con il cono gelato in mano, i più grandi con spritz e prosecco. Ad accompagnare la figlia in bicicletta c'era Francesco Mancini, 38 anni. «Giovedì ho bevuto un caffè al Bembo e ho notato con quale accuratezza venivano rispettate le regole, sia da parte dei gestori che da parte degli avventori. Certo, poi di sera, girando per la città non ho trovato gli stessi comportamenti, a dire il vero. Soprattutto fra i più giovani. Devo dire che mi immedesimo negli esercenti, non deve essere facile far rispettare le regole». Seduta al Manin con la sua compagnia c'era una ragazza Brillian Saeguda, che non ha nascosto il su timore nella possibilità di ricadere nel contagio del coronavirus. «Con questo caldo si fa un po' fatica a tenere la mascherina, ma sono assolutamente convinta che sia necessario, così come mantenere la distanza di sicurezza. Ognuno deve fare la propria parte per evitare un secondo contagio». Fe.Fa.
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