Davide Tamiello
Ha passato la sua prima notte di (semi)libertà senza chiudere occhio. Poi, al mattino, quei forti dolori allo stomaco e alle articolazioni e la febbre. Nemmeno il ritorno a una parvenza di normalità è stato semplice per Marco Zennaro. Saranno gli strascichi dello stress, sarà stata la tensione accumulata in questi mesi, allentata poi a sorpresa e all'improvviso: fatto sta che l'imprenditore veneziano, scarcerato lunedì mattina, ieri ha accusato un lieve malore mentre era nel suo albergo di Khartoum, in Sudan. L'uomo, ieri pomeriggio, è stato visitato da un'equipe di Emergency: gli è stato fatto un tampone per capire se potessero essere sintomi legati al covid (ma il test è risultato negativo) e varie analisi. I risultati arriveranno nei prossimi giorni. «È stanco e dolorante - commenta il padre, Cristiano, sempre al suo fianco in questi giorni - parla con un filo di voce, non si riesce quasi a sentirlo. Ha provato qualcosa di incommentabile, non possiamo fare altro che provare a stargli vicino». La sua, effettivamente, è stata una prova ai limiti della sopportazione: 74 giorni di prigionia, (...)
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© RIPRODUZIONE RISERVATA Ha passato la sua prima notte di (semi)libertà senza chiudere occhio. Poi, al mattino, quei forti dolori allo stomaco e alle articolazioni e la febbre. Nemmeno il ritorno a una parvenza di normalità è stato semplice per Marco Zennaro. Saranno gli strascichi dello stress, sarà stata la tensione accumulata in questi mesi, allentata poi a sorpresa e all'improvviso: fatto sta che l'imprenditore veneziano, scarcerato lunedì mattina, ieri ha accusato un lieve malore mentre era nel suo albergo di Khartoum, in Sudan. L'uomo, ieri pomeriggio, è stato visitato da un'equipe di Emergency: gli è stato fatto un tampone per capire se potessero essere sintomi legati al covid (ma il test è risultato negativo) e varie analisi. I risultati arriveranno nei prossimi giorni. «È stanco e dolorante - commenta il padre, Cristiano, sempre al suo fianco in questi giorni - parla con un filo di voce, non si riesce quasi a sentirlo. Ha provato qualcosa di incommentabile, non possiamo fare altro che provare a stargli vicino». La sua, effettivamente, è stata una prova ai limiti della sopportazione: 74 giorni di prigionia, (...)
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