Dalla Dad al test orale Studenti soli all'esame

Giovedì 17 Giugno 2021
LA GIORNATA
VENEZIA Condizionata da pandemia, Dad e ansia: non solo per i ragazzi, che vogliono il diploma, ma anche per i genitori. Timori e speranze della seconda maturità dell'era Covid, ridotta solo a test orale, che si sono riflessi anche negli elaborati, da cui i primi di 6.194 studenti veneziani ieri mattina sono partiti per sostenere l'esame, in un colloquio lungo unora, attraverso le esperienze disciplinari e personali del maturando.
MAXI ORALE
Un unico maxi-orale, di fronte a una commissione composta da un presidente esterno e sei docenti interni, suddiviso in 4 fasi. Gli studenti sono partiti con la discussione dellelaborato, che doveva mettere in risalto oltre ai contenuti anche un approccio multidisciplinare. Il colloquio è proseguito con la discussione di un brano di italiano, analisi dei materiali (un documento, un problema, un progetto predisposto dalla commissione), per concludere con il racconto dell'esperienza di scuola-lavoro, oggi Pcto. Ma in maniera trasversale, il candidato ha dovuto dimostrare anche le sue conoscenze delleducazione civica.
A MESTRE
Nella sede del Bruno, in via Baglioni, si sono svolti sia gli orali dell'indirizzo scientifico e di scienze applicate (tre commissioni per oltre 130 studenti), sia del classico (due commissioni per una novantina circa di ragazzi), a causa della chiusura dell'edificio che ospita il Franchetti per lavori di ristrutturazione. «Era in ansia, causa Covid ha detto la mamma della prima maturanda del Liceo Franchetti, che ieri prima delle otto ha accompagnato la figlia a sostenere la prova - non solo per l'esame di maturità, ma dopo tanti mesi con sei ore di didattica a distanza al giorno, perché fuori non poteva andare, e la preoccupazione per un caso di Covid in classe». Anche le prime studentesse del Bruno, che hanno iniziato alle 8.30, si sentivano molto in ansia, e sono venute chi con un'amica, chi sempre con la madre. Riccardo Vio, maturando dell'indirizzo scientifico tradizionale, ha preparato un elaborato dedicato ai circuiti a corrente alternata e teorema della media integrale. Per lui la Dad «è stata difficile, sono importanti le relazioni, il vedersi in faccia». Isabella Perissinotto, maturanda del liceo Franchetti, sostiene che la Dad costringe a seguire uno schermo, mentre «il contatto personale con i professori spinge a un confronto».
Nellelaborato ha descritto la nascita dei tabù alimentari, partendo da un testo di Plutarco sul vegetarianismo, analizzando anche la tragedia di Seneca Tieste, in cui il filosofo parla di cannibalismo. «I professori del Bruno mi hanno dato la cultura», ha detto Francesca Gramola, studentessa dello scientifico, che ha dedicato il suo elaborato al contributo della legge di Faraday, spaziando dalla fisica alla tecnologia. Si iscriverà ad economia aziendale all'università Ca' Foscari, desidera poi fare un master e lavorare all'estero. Il primo maturando dellistituto Zuccante (indirizzo informatica) è stato, invece, Leonardo Marchesini, che nella discussione dell'elaborato ha presentato la creazione di un suo social network. «Ho già ricevuto diverse proposte da parte di aziende ha affermato prima di entrare a sostenere lesame e ho risposto che farò un part time, per potermi iscrivere all'università».
IN CENTRO STORICO
Sessanta classi in tutto per un totale di circa 1300 tra ragazzi e ragazze: questi i numeri della maturità in centro storico. L'Istituto che quest'anno avrà più classi sotto maturità è l'Algarotti Sarpi con 13, di cui una serale, a seguire il liceo Benedetti Tommaseo con 12, Il Vendramin Corner con altre 12 (suddivise in 6 indirizzi diversi), il Marco Polo con 9 (6 all'artistico, 2 al classico e 1 al musicale), 8 l'Istituto Alberghiero Barbarigo e 6 il Foscarini di cui 2 al liceo classico e ben 4 al liceo europeo. Inizio alle 8:30, durata dell'esame 1 ora a studente per un totale di 5 studenti al giorno.
IL DESERTO
Fuori di scuola praticamente il deserto: al massimo si trova lo studente a cui è stato assegnato il turno successivo e uno o due genitori. Nulla a che vedere con gli anni scorsi quando i compagni di classe aspettavano fuori tutti insieme per festeggiare. Più o meno così è stato in tutti gli istituti superiori di Venezia, con qualche eccezione dovuta al contesto particolare. Come ad esempio all'alberghiero Barbarigo a Castello, dove alcuni compagni di quinta hanno festeggiato fuori di scuola stappando una bottiglia, ma sempre nel rispetto dei protocolli e delle distanze di sicurezza. Stessi criteri anche per l'assegnazione del voto. «La votazione finale deriverà dalla somma del punteggio che ci daranno per l'orale (al massimo 40 punti) e il punteggio calcolato per i crediti scolastici (al massimo 60 punti) spiega uno studente del Benedetti in attesa del colloquio poi ci potrebbe essere anche una specie di bonus di 5 punti che però è a discrezione della commissione come anche la lode. Per quanto riguarda l'elaborato, sia io che i miei compagni di classe abbiamo optato per il formato in power point che gestiremo come una presentazione classica all'inizio dell'orale».
Il 30 aprile è stato assegnato dai docenti un tema specifico su cui ciascuno studente ha realizzato in autonomia l'elaborato che è stato consegnato alla Commissione esaminatrice entro il 31 maggio. Come specificato, nel corso dell'esame orale il candidato presenterà l'elaborato e verrà poi interrogato dai membri della commissione, tutti interni tranne il Presidente, sulle varie materie. Il colloquio in alcuni casi si chiude con il racconto di un'esperienza con scuola-lavoro.
Filomena Spolaor
Alice Carlon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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