Dal sindaco appoggio pieno alla Fis: «Un anno in più per prepararci meglio»

Martedì 26 Maggio 2020
Dal sindaco appoggio pieno alla Fis: «Un anno in più per prepararci meglio»
IL COMMENTO
CORTINA D'AMPEZZO La richiesta di rinvio di un anno dei Mondiali di sci 2021 non ha sorpreso il sindaco ampezzano Gianpietro Ghedina, che su questa eventualità si stava confrontando da tempo con le altre componenti coinvolte nell'organizzazione dell'evento. Allo stesso modo non lo sorprende il rinvio di un mese nella decisione, da parte della Federazione internazionale sci: «La proposta di posticipare i Mondiali al marzo 2022 l'abbiamo meditata e condivisa per settimane, convinti che sarebbe una bella opportunità per tutti, se riuscissimo ad organizzare quell'evento in piena tranquillità. Saremo pronti anche se dovremo farli nel prossimo febbraio 2021, ma di certo con qualche patema d'animo, che deriva dalla pandemia Covid-19. La situazione sta andando verso la normalità in Italia, ma ci sono molti timori in altre parti del mondo e si guarda con apprensione al prossimo autunno».
LA SCELTA
Sulla scelta della Fis internazionale di attendere un altro mese, Ghedina commenta: «Mi sarei augurato che la loro decisione venisse subito, ma si può aspettare un mese. Però con luglio bisogna sapere, perché c'è la necessità di prepararsi adeguatamente, di programmare ogni aspetto della complessa organizzazione di un evento così grande». Sui motivi che possono aver indotto la Fis ad aspettare, prima di pronunciarsi, il sindaco ipotizza: «È probabile che la vicinanza dei due eventi, le Olimpiadi invernali di Pechino nel febbraio 2022 e i nostri Mondiali a Cortina a marzo dello stesso anno, richieda un'ulteriore analisi, una riflessione più approfondita. La richiesta formulata dall'Italia è corretta, è legittima, ma nella Fis ci sono di certo altri equilibri, meccanismi diversi». In quanto alle esigenze di Cortina e dell'Italia, nel chiedere il rinvio, Ghedina aggiunge: «Meritiamo di vivere un Mondiale completo, in ogni suo aspetto, dalle gare alla partecipazione del pubblico, alla festa, con tutte le ricadute sul territorio. Dopo cinque candidature abbiamo ottenuto questo evento e dobbiamo viverlo nella sua interezza. Il rinvio di un anno, verso un 2022 in cui tutti ci auguriamo che non si parli più di pandemia Covid-19, se non al passato, la macchina organizzatrice potrà lavorare con maggiore serenità».
L'IPOTESI
Qualora il responso fosse avverso, nessun dramma, ma soltanto l'esigenza di lavorare diversamente: «Se non fosse accolta la nostra richiesta, noi saremmo pronti ugualmente per accogliere i Mondiali. Però siamo già stati scottati dall'esperienza dell'annullamento delle Finali di Coppa del mondo, lo scorso mese di marzo, con un pesante danno economico. C'è il timore che la situazione possa ripetersi, qualora si fosse costretti a prendere una decisione analoga, per i Mondiali, a ridosso dell'evento. Se fossimo costretti a farli nel 2021, dovremmo far avanzare e completare alcuni lavori, che hanno già accumulato dei ritardi, a causa del coronavirus». Da parte del sindaco Ghedina c'è la consapevolezza che alcune infrastrutture, inizialmente annunciate per i Mondiali 2021, non saranno pronte neppure per il 2022. È il caso delle varianti alla statale 51 di Alemagna, a Cortina e nei paesi del Cadore: «Con un altro anno a disposizione, avremmo invece qualche opportunità in più di realizzare opere in paese, come l'impianto di risalita dalla ex Polveriera a Socrepes. E' un collegamento strategico, che servirà per la mobilità di Cortina in funzione dello sci, ma che potrà anche agevolare l'arrivo degli spettatori nella zona delle gare, dal centro del paese, senza interferire sulla viabilità, in quella parte della conca». (MDib.)
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