Dal mare alla montagna, il ritorno delle gite di un giorno

Lunedì 25 Maggio 2020
Dal mare alla montagna, il ritorno delle gite di un giorno
LIBERTÀ RITROVATA
PORDENONE I sentieri delle malghe a Piancavallo, i borghi della Val d'Arzino, ma anche la classica giornata al mare, pur se molto diversa da quelle a cui si era abituati in epoca pre-Covid. Il primo fine settimana di libertà ha riportato i pordenonesi sulle strade, per raggiungere gli unici posti che al momento è possibile visitare senza rischiare una maxi-multa, cioè quelli all'interno dei confini regionali. Che molto era cambiato da domenica scorsa, lo si avvertiva già dal numero di macchine in transito lungo le arterie principali. Dalle città fantasma si è passati a un traffico decisamente più sostenuto, anche se senza ingorghi. Tanti pordenonesi hanno scelto il tanto agognato ritorno a Lignano. Bibione, altra meta balneare preferita da tanti cittadini del Friuli Occidentale, resta per ora off-limits perché al di là del confine regionale. E poi ieri riaprivano i principali bar della movida lignanese, e la bella giornata di sole ha fatto il resto. Le spiagge della località udinese non sono ancora attrezzate, ma negli scorsi giorni era stata annunciata la possibilità non solo di passeggiare sull'arenile, ma anche di fare un tuffo in mare oppure di prendere il sole. I controlli ci sono stati, ma lungo i 12 chilometri di sabbia lignanesi le distanze - salvo poche eccezioni - sono state mantenute. Ordine e rigore anche al Tenda, storico locale nel cuore di Lignano Pineta. Il locale ha riaperto, ma vigilanza privata e nuove regole da rispettare hanno alluntanato la solita ressa.
IN MONTAGNA
Un'altra buona fetta di pordenonesi ha scelto la domenica in quota, per allontanarsi sia dagli assembramenti che da una paura ancora più grande, rappresentata proprio dai controlli che devono evitarli. A Piancavallo, grazie alla riapertura di alcuni locali, sono tornate le escursioni in montagna e le passeggiate, anche se la maggior parte delle malghe deve ancora riaccendere i motori. I controlli delle forze dell'ordine hanno permesso che anche tra i monti siano state rispettate le regole. Ma all'aria aperta e con gli spazi propri delle valli e delle vette, era decisamente più facile.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci