Dai post contro i migranti della prof alla scomparsa di Pietro Bortoluzzi

Lunedì 27 Maggio 2019
Dai post contro i migranti della prof alla scomparsa di Pietro Bortoluzzi
TRE ANNI DIFFCILI
VENEZIA La tragica scomparsa del professor Vittore Pecchini è l'ultimo choc capitato al liceo classico Marco Polo negli ultimi tre anni. Una scuola blasonata, che in due secoli di vita ha forgiato buona parte della classe dirigente veneziana e non solo. Una scuola che ha saputo aprirsi all'esterno più di altre ospitando presentazioni di libri ma anche dibattiti delle più svariate discipline. E anche incontri istituzionali, come quello dell'allora presidente della Camera, Laura Boldrini.
Insomma, una scuola dalla vita abbastanza vivace dal punto di vista culturale che dal 2016 a oggi si è trovata suo malgrado a subire gravi dispiaceri, per motivi molto diversi tra loro e assolutamente indipendenti l'uno dall'altro.
LA PROF SOTTO ACCUSA
ll primo choc lo avevano sperimentato docenti e studenti quando si scoprì che nell'estate 2016 un'insegnante di lingua e letteratura inglese, Fiorenza Pontini, aveva pubblicato su Facebook post contro musulmani e migranti che avevano suscitato scalpore e disappunto generale e che avevano provocato come reazione la sospensione dall'insegnamento, poi il licenziamento e, su decisione del giudice del lavoro, riammessa nei ruoli, ma non nell'insegnamento. La vicenda le era costata anche una denuncia penale che aveva portato condanna, lo scorso novembre, a un anno di reclusione. Condanna poi impugnata di fronte alla corte d'appello chiedendo l'assoluzione perché la sua condotta non configura istigazione alla violenza per ragioni razziali come ha scritto nel ricorso il suo difensore, l'avvocato Renato Alberini.
IL PROF PIÙ AMATO
Il secondo choc stato legato all'improvvisa morte del professor Pietro Bortoluzzi, poliedrico studioso, docente, esponente politico, scrittore e giornalista. Personaggio molto amato dai suoi studenti di Lettere e lingua e letteratura latina, non passava giorno in cui da lui non arrivasse un aneddoto, una pillola di storia di Venezia. Aveva anche pubblicato un testo più dotto Questioni di lingua dedicato proprio all'italiano, che a lui spiaceva veder quotidianamente violentato sia oralmente che per iscritto.
La sua morte, improvvisa, avvenuta la mattina appena svegliato, aveva suscitato una grande commozione proprio tra i docenti e gli studenti del liceo Marco Polo, al quale aveva dedicato il suo ultimo libro, la Storia del liceo che ne ripercorreva i 205 anni di storia in un continuo omaggio all'istituto in cui insegnava con entusiasmo.
Proprio in suo onore sono state dedicate giornate di studio e incontri.
LO SCONTRO CON IL PRESIDE
Più di recente, la scuola era finita agli onori delle cronache per il braccio di ferro con la direzione scolastica provinciale riguardo l'accorpamento di alcune classi, portandole ad un numero di alunni giudicato inaccettabile perché troppo eccessivo. Il preside Pecchini in questa vicenda era finito tra l'incudine e il martello.
Lo shock per la dipartita del preside con queste modalità è sicuramente il più grande e quello che lascerà probabilmente il segno più duraturo. E non in questa scuola, visto che Pecchini ne dirigeva molte (m.f.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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