Da Padova a Pedavena per aiutare gli ospiti di Casa Kolbe

Mercoledì 29 Aprile 2020
SOLIDARIETÀ TRA COLLEGHI
PEDAVENA Hanno scelto di lasciare le proprie case, quando sarebbero potuti restarci, nel nome di quello spirito di sacrificio che ha fatto di tanti operatori sociosanitari in Italia dei veri modelli di serietà, generosità e abnegazione. Il centro diurno per cui lavorano (il Villaggio Sant'Antonio di Noventa Padovana) aveva infatti temporaneamente chiuso, nel rispetto delle disposizioni regionali sul Covid19. Loro hanno deciso comunque di spostarsi a Pedavena, 90 km più a nord, stiparsi in un mini appartamento ed entrare in turno dall'oggi al domani in una nuova struttura. Per dedicarsi anche ad anziani malati di Covid19. «Perché se il tuo lavoro di ogni giorno è assistere i più fragili, aiutare colleghi in difficoltà viene spontaneo. E i sacrifici non pesano» è scritto nel comunicato che annuncia l'approdo di questi 5 rinforzi a Casa Kolbe, una delle case di riposo della provincia più colpite dall'emergenza coronavirus. Si tratta di 4 operatori normalmente impegnati nell'assistenza a persone con disabilità al Villaggio Sant'Antonio, più uno che stava per unirsi a loro, neo assunto.
PROPOSTA ACCETTATA
Quando qualche settimana fa hanno saputo che Casa Kolbe, gestita, come il Villaggio Sant'Antonio, dai Frati Minori Conventuali di Padova, era in difficoltà per il molto personale attualmente in isolamento su indicazione delle autorità sanitaria, hanno accettato la proposta della direzione del loro ente. Si sono offerti per venire ad aiutare in una struttura dove anziani fragili avevano bisogno di loro. E così, da subito dopo Pasqua, con la formula del distacco dall'ente di cui sono dipendenti, i 5 si sono trasferiti a Pedavena. Sono parte della squadra di operatori sociosanitari che garantisce agli anziani 24 ore su 24 l'assistenza. I 5 padovani vivono in un piccolo appartamento interno alla struttura. «E quando hanno terminato il loro turno raccontano da Casa Kolbe - vengono ancora a chiedere come possono aiutare». Altrettanta dedizione e disponibilità mostra il personale stabilmente in forza a Casa Kolbe, che si sobbarca turni molto impegnativi e rinuncia ai riposi. «I dipendenti sono straordinari per dedizione e senso del dovere», commenta la direttrice Roberta Bortoluz. Tre infermiere in più hanno preso servizio a Casa Kolbe, una inviata dall'Ulss Dolomiti. La struttura continua anche ad assumere personale ausiliario (per candidarsi scrivere a risorseumane@casakolbe.it).
SANIFICAZIONE
Oltre che sul personale, Casa Kolbe ha scelto di investire sulla tecnologia. Macchine a ozono ogni giorno sanificano con i loro vapori gli alloggi degli anziani e gli spazi comuni. Le nuove lavasciuga hanno potenziato il sistema di pulizie. Modificato il sistema di preparazione e consegna dei pasti, per garantire la massima sicurezza. «In questi giorni così duri - spiegano da Casa Kolbe ci teniamo ad esprimere tutto il nostro dolore per le morti di alcuni ospiti. Pur nella consapevolezza di avere fatto il massimo sforzo per loro, ci facciamo carico anche della fatica dei famigliari ad accettare quanto accaduto. Ci confortano molto, d'altro canto, tutte le manifestazioni di umana vicinanza che stiamo ricevendo: dai messaggi dei famigliari degli ospiti, a Mano Amica di Feltre che ci ha donato mascherine, al cioccolato che ci ha fatto arrivare la pasticceria Piaser di Feltre».
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