«Crociere, soluzione vicina Tutele per ambiente e lavoro»

Domenica 18 Giugno 2017
«Crociere, soluzione vicina Tutele per ambiente e lavoro»
Sulle grandi navi hanno messo tutti le mani avanti anticipando che la soluzione è vicina, anche se non hanno spiegato quale sarà.
Il presidente di Save, però, dopo aver ringraziato il ministro, il sindaco e il presidente Musolino per l'impegno che ci stanno mettendo, ha detto chiaramente ciò che pensa: «Non è possibile che in un momento di crisi e difficoltà non riusciamo a cogliere le occasioni e le potenzialità di un grande settore com'è quello della croceristica». Enrico Marchi parla a ragion veduta essendo «rimasti noi di Save gli ultimi soci privati in Vtp, e collaboriamo attivamente con le compagnie che sono entrate nella società».
Il problema è che da oltre 5 anni si sta aspettando che il Governo decida e, come hanno detto ieri il presidente e il direttore generale di Vtp, Sandro Trevisanato e Galliano Di Marco, sono stati persi 500 mila passeggeri e un quarto dei 5 mila dipendenti del settore. E mentre non si decide in città cresce la demagogia «che non permette di vedere il problema nei suoi reali contorni» ha ripreso Marchi citando anche l'inventore di Porto Marghera, Giuseppe Volpi di Misurata, che parlava di una città che sprofonda nelle chiacchiere non meno che nella laguna: «Per salvaguardare il nostro passato dobbiamo dare garanzie del futuro. Qui all'aeroporto li facciamo anche noi i dibattiti ma poi decidiamo e facciamo i fatti».
E a proposito di dibattiti, il sindaco ha parlato pure della consultazione indetta dai comitati contro le Grandi Navi: «Domani (oggi per chi legge, ndr) faranno l'ennesimo referendum. Immagino che sarà un plebiscito, tanto vanno a votare solo loro» dando così ragione postuma a Volpi perché «qui a Venezia si chiacchiera troppo».
Dove andranno, dunque, le navi da crociera? Alla Marittima, a Porto Marghera, o un po' di qua e un po' di là?
«La soluzione è vicina» ha detto il ministro dei Trasporti Graziano Delrio poco prima che iniziasse la cerimonia per l'inaugurazione dell'ampliamento dell'aerostazione.
«Siamo vicini a una decisione per le crociere, che tenga i posti di lavoro, le navi e tuteli l'ambiente» ha aggiunto il sindaco Luigi Brugnaro. D'accordo ma qual'è questa soluzione? «Chiedetelo al ministro, spetta a lui dirlo». Ma il ministro, appunto, si è limitato a dire che «si sta lavorando molto intensamente, sin dall'inaugurazione della darsena e del moving walkway qui a Tessera lo scorso novembre, per togliere le navi da crociera dal bacino di San Marco, evitare al massimo impatti sull'ambiente e dare risposte di lungo periodo. Pino Musolino nei giorni scorsi ha presentato diverse ipotesi e siamo alla stretta finale».
Pure il presidente dell'Autorità di sistema portuale, Musolino appunto, ha confermato che «ci siamo vicini, manca tanto così. Abbiamo presentato al Ministero tutte le soluzioni individuate, tanti pezzettini di un puzzle che stanno andando a posto».
E, magari, prima o poi si vedrà anche l'immagine che viene fuori da questo puzzle. Il sindaco, parlando del centenario della zona industriale, ha detto che «Porto Marghera dovrà tornare ad essere un grande porto industriale, della logistica e del terziario, assieme agli altri principali soggetti dell'economia come l'aeroporto, attorno a una laguna iscritta nella lista dei siti Patrimonio Mondale Unesco». Vai a capire se intendeva dire che a Marghera ci staranno solo le navi commerciali e non quelle da crociera. Non resta che aspettare. (e.t.)
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