Cortei, sindaco e questore: «Tra sette giorni cambia tutto»

Venerdì 5 Novembre 2021
Cortei, sindaco e questore: «Tra sette giorni cambia tutto»
LA SITUAZIONE
PADOVA Una nuova organizzazione inattaccabile dal punto di vista normativo e la necessità di ribadire un concetto fondamentale: il diritto a manifestare è garantito dalla Costituzione, ma non può venire prima del diritto alla salute pubblica.
Su queste due linee stanno lavorando febbrilmente in questi giorni la Prefettura e il Comune con le forze dell'ordine e le istituzioni, in vista della nuova imminente stretta nei confronti delle manifestazioni di piazza dei movimenti no vax e no pass.
LA QUESTIONE
L'aumento dei casi di Covid nel Padovano è netto ormai da giorni, mentre sono aumentati da uno a tre a settimana i cortei indetti dal movimento Veneto No Green Pass. Due fenomeni che hanno imposto una urgente riflessione, specie sulla scorta di quanto recentemente avvenuto a Trieste. Nella città friulana infatti è stata provata una correlazione tra il moltiplicarsi di positivi al virus e la partecipazione alle proteste contro la carta verde, tanto che le autorità hanno vietato l'accesso a piazza Unità d'Italia a tutte le manifestazioni in cui non si rispettino le norme anti Covid.
Per questo ora anche a Padova si vuole capire se tra i cortei (in cui distanziamento e mascherine sono inesistenti) e il dilagare del virus ci sia un nesso. L'argomento è stato al centro della riunione di mercoledì del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica (Cosp) a cui hanno partecipato i vertici dell'Ulss per illustrare la situazione epidemiologica. Ci si riaggiornerà martedì, ma il fatto che siano destinate a cambiare le modalità con cui i no pass potranno scendere in strada dalla settimana prossima è ormai certezza.
La stretta potrebbe prevedere tre provvedimenti: l'obbligo dell'utilizzo delle mascherine, il decentramento delle manifestazioni che potrebbero dire addio al centro storico in favore di zone più ampie e meno frequentate, e una limitazione del numero stesso dei cortei.
LE VOCI
Improntate alla prudenza sono state ieri mattina le considerazioni del Prefetto Raffaele Grassi. «La decisione finale ci sarà martedì prossimo. Quello che posso dire, è che stiamo lavorando a una soluzione che contemperi gli interessi di tutti ha detto va trovato un punto di equilibrio». «Da una parte c'è l'esigenza di trovare un dispositivo che non possa essere attaccabile, dall'altra bisogna evitare in tutti i modi di andare al muro contro muro ha aggiunto il questore Antonio Sbordone. C'è la necessità di garantire il di diritto di manifestare le proprie idee, ma dall'altra parte bisogna garantire tutti gli altri diritti. Vanno evitate, dunque, contrapposizioni pericolose. Di conseguenza mi auguro che da parte tutti ci sia innanzitutto senso di responsabilità».
«Vanno trovate nuove modalità per le manifestazioni contro il Gree pass ha aggiunto il questore. Credo che i cortei così come li abbiamo visti in questi mesi non potranno proseguire. Ecco perché stiamo lavorando insieme per trovare nuove modalità sicure. L'esigenza primaria è quella di garantire la salute pubblica. Ma non c'è solo quella. Va anche garantita la regolarità della vita cittadina, che mi pare un po' compromessa da queste manifestazioni in pieno centro. Non bisogna dimenticare che Padova in occasione delle festività natalizie vedrà aumentare in modo considerevole l'afflusso di persone nel suo centro storico».
E proprio sul Natale in arrivo anche il sindaco Sergio Giordani non ha fatto nulla per nascondere la sua preoccupazione, visto l'imponente impegno che la preparazione al periodo delle festività richiederà. «Nessuno vuole mettere in discussione il diritto di manifestazione, ma la salute deve venire prima di tutto ha ribadito il sindaco. Detto questo, non credo sia compatibile ritrovarsi con una manifestazione ogni sabato pomeriggio durante le festività natalizie. Non bisogna infatti dimenticare che, tra i vari diritti, c'è anche quello al lavoro. Come amministrazione, proprio per far ripartire la nostra economia dopo la durissima crisi legata al Covid, abbiamo deciso di fare un importante investimento sulle attività legate al Natale. Non possiamo permetterci di vanificare tutto questo». In altre parole, il diritto a manifestare dovrà fare i conti con quello di commercianti e gestori di attività a poter lavorare e non di meno con quello di turisti e cittadini a vivere serenamente il centro.
Serena De Salvador
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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