Corte dei Conti, Zanonato fa ricorso: «Sentenza ingiusta»

Venerdì 1 Maggio 2020
LA VICENDA
PADOVA «Stiamo procedendo a chiedere la revocazione della sentenza emanata in sede di appello dalla Corte dei conti di Roma, palesemente errata ed ingiusta, tra l'altro perché l'emolumento unico è stato riconosciuto al Coordinatore della Segreteria e Cerimoniere in forza della norma del Regolamento Comunale che lo prevede». L'ex ministro ed ex europarlamentare Flavio Zanonato è stato condannato a risarcire il Comune con 15.000 euro per l'accusa di aver causato un danno ingiusto all'ente locale, a causa dell'assunzione dell'ingaggio del dipendente comunale Daniele Formaggio nel ruolo di coordinatore della segreteria e cerimoniere, la sentenza altresì esclude responsabilità erariali di Zanonato in merito all'assunzione dell'allora portavoce Antonio Martini.
«La vicenda risale al 2006 quando ho chiesto agli Uffici di trovare una soluzione per la questione Formaggio che, come dipendente svolgeva diverse mansioni accumulando moltissime ore di straordinario ma lo straordinario è contigentato e in questo modo assorbiva tutte le ore disponibili - spiega l'ex sindaco - è stato quindi assunto con un altro ruolo, cosa consentita dalla norma e con lo stesso emolumento, cosa che trovava ampia giustificazione nel fatto che Formaggio svolgeva un eccezionale lavoro straordinario, ed era sempre a disposizione anche nei giorni festivi, ed il suo compenso quindi veniva assorbito dall'emolumento unico». Nel 2006 però alla Corte dei Conti venne inoltrato un esposto anonimo che metteva in dubbio la regolarità dell'operazione. «La Corte dei Conti richiese tutta la documentazione relativa al caso che fu inviata ed esaminata e nulla mi fu contestato creando in questo modo il legittimo affidamento sulla regolarità dell'attribuzione allo stesso Coordinatore della segreteria e Cerimoniere - sottolinea Zanonato - dopo 10 anni di silenzio, nel 2016 invece il Tribunale della Corte dei Conti di Venezia mi rinvia a giudizio ed il procedimento si chiude con l'assoluzione. La Procura però impugna la sentenza e arriviamo ad oggi, dopo 14 anni, alla condanna che sarò costretto ad impugnare per chiedere la revoca della sentenza».
Oltretutto, come osserva l'ex sindaco, «con una sentenza che ha per il resto confermato la decisione del primo grado di giudizio ed ha in questo modo escluso la massima parte delle pretese della Procura. « Mi chiedo se fosse stato constatato nel 2006, dopo l'esame della documentazione inviata all'epoca, che sussisteva una colpa grave in atto perché non mi è stato subito notificato e avrei chiuso la questione - osserva Zanonato - Formaggio ha continuato a svolgere i propri compiti per gli anni successivi con impegno e dedizione collaborando anche con altri Enti, ad esempio, organizzando le manifestazioni in collaborazione con la Prefettura tanto che, l'allora Prefetto Padoin in segno di ringraziamento gli fece ottenere la nomina a Commendatore. La questione del danno erariale appare poi incredibile».
Luisa Morbiato
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