GRANDE DISTRIBUZIONE
ROVIGO La fotografia attuale, scattata dall'Osservatorio di Confcommercio, mostra come in città siano aperti 32 supermercati, ai quali si aggiungono gli altri 69 in tutta la provincia. Per la verità non numeri particolarmente alti se confrontati al resto del Veneto che, però, è una regione ad altissima densità di punti vendita della grande distribuzione organizzata (Gdo) circa 21mila per una superficie totale di 25,6 milioni di metri quadrati e poco meno di 403mila addetti. In Polesine la superficie complessiva occupata dalla Gdo è di 123mila metri quadri e il numero di addetti 1.754. Solo Belluno ha numeri inferiori a livello regionale. Ma a breve a Rovigo andrà tutto ritoccato verso l'alto. Già sotto l'albero, infatti, i rodigini si dovrebbero ritrovare un altro migliaio di metri quadrati, senza contare le sei proposte arrivate nell'ambito del Piano degli interventi del commercio, almeno due delle quali riguardano superfici per la grande distribuzione organizzata. «In sé sembra positivo, ma non so se si tratti di un segno di una ripresa già avvenuta o di una sorta di occupazione degli spazi in vista di una ripresa futura commenta l'assessore al Commercio Luigi Paulon Il consumo alimentare e al dettaglio, secondo alcuni dati, risulta sempre più concentrato nella grande distribuzione e infatti bisogna notare come questi supermercati aprano sempre più vicino al centro. Per quanto riguarda le richieste presentate, però, bisogna valutare molti fattori, non basta la compatibilità urbanistica, perché bisogna considerare la viabilità, l'impatto sul tessuto cittadino anche dal punto di vista commerciale per non creare squilibri eccessivi».
SPAZI RINNOVATI
Ma al nuovo si aggiunge anche il rinnovamento. A cominciare da quello che, l'estate scorsa, ha interessato la Lidl di viale Porta Po, in Tassina: grazie al Piano Casa, è stato realizzato un ampliamento da 1441 a 2256 metri quadri, anche se la superficie di vendita è rimasta pressoché invariata. Lavori in corso, proprio in questi giorni anche al supermercato Coop di via della Pace, in Commenda. L'intervento, iniziato a metà ottobre e con conclusione prevista entro il 24 novembre, giorno della re-inaugurazione, non va ad alterare la superficie, ma è solo un restyling con una nuova organizzazione degli spazi. Vista la corsa all'ampliamento, la Coop avrebbe un asso nella manica che riguarda il complesso Le Torri dove, nonostante il tentativo di rilancio da parte della Norton di Milano, soggetto gestore, non è stato possibile invertire la tendenza di decadenza di una struttura con un parcheggio di 500 posti auto, in piano centro, e con enormi potenzialità. Un investimento in prima persona di Coop Alleanza 3.0 negli spazi attualmente vuoti, in settori non food come elettronica, abbigliamento, libri e casalinghi, potrebbe segnare una svolta. «Se diventasse un polo di maggiore attrazione nota Paulon sarebbe un bene per tutto il centro. Ma sono dinamiche complesse e ci sono fattori privati e commerciali su cui non abbiamo voce in capitolo».
F.Cam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO La fotografia attuale, scattata dall'Osservatorio di Confcommercio, mostra come in città siano aperti 32 supermercati, ai quali si aggiungono gli altri 69 in tutta la provincia. Per la verità non numeri particolarmente alti se confrontati al resto del Veneto che, però, è una regione ad altissima densità di punti vendita della grande distribuzione organizzata (Gdo) circa 21mila per una superficie totale di 25,6 milioni di metri quadrati e poco meno di 403mila addetti. In Polesine la superficie complessiva occupata dalla Gdo è di 123mila metri quadri e il numero di addetti 1.754. Solo Belluno ha numeri inferiori a livello regionale. Ma a breve a Rovigo andrà tutto ritoccato verso l'alto. Già sotto l'albero, infatti, i rodigini si dovrebbero ritrovare un altro migliaio di metri quadrati, senza contare le sei proposte arrivate nell'ambito del Piano degli interventi del commercio, almeno due delle quali riguardano superfici per la grande distribuzione organizzata. «In sé sembra positivo, ma non so se si tratti di un segno di una ripresa già avvenuta o di una sorta di occupazione degli spazi in vista di una ripresa futura commenta l'assessore al Commercio Luigi Paulon Il consumo alimentare e al dettaglio, secondo alcuni dati, risulta sempre più concentrato nella grande distribuzione e infatti bisogna notare come questi supermercati aprano sempre più vicino al centro. Per quanto riguarda le richieste presentate, però, bisogna valutare molti fattori, non basta la compatibilità urbanistica, perché bisogna considerare la viabilità, l'impatto sul tessuto cittadino anche dal punto di vista commerciale per non creare squilibri eccessivi».
SPAZI RINNOVATI
Ma al nuovo si aggiunge anche il rinnovamento. A cominciare da quello che, l'estate scorsa, ha interessato la Lidl di viale Porta Po, in Tassina: grazie al Piano Casa, è stato realizzato un ampliamento da 1441 a 2256 metri quadri, anche se la superficie di vendita è rimasta pressoché invariata. Lavori in corso, proprio in questi giorni anche al supermercato Coop di via della Pace, in Commenda. L'intervento, iniziato a metà ottobre e con conclusione prevista entro il 24 novembre, giorno della re-inaugurazione, non va ad alterare la superficie, ma è solo un restyling con una nuova organizzazione degli spazi. Vista la corsa all'ampliamento, la Coop avrebbe un asso nella manica che riguarda il complesso Le Torri dove, nonostante il tentativo di rilancio da parte della Norton di Milano, soggetto gestore, non è stato possibile invertire la tendenza di decadenza di una struttura con un parcheggio di 500 posti auto, in piano centro, e con enormi potenzialità. Un investimento in prima persona di Coop Alleanza 3.0 negli spazi attualmente vuoti, in settori non food come elettronica, abbigliamento, libri e casalinghi, potrebbe segnare una svolta. «Se diventasse un polo di maggiore attrazione nota Paulon sarebbe un bene per tutto il centro. Ma sono dinamiche complesse e ci sono fattori privati e commerciali su cui non abbiamo voce in capitolo».
F.Cam.
