CONTROLLI ALLE CALDAIE
ROVIGO Da quando non c'è più il bollino sulle caldaie, cioè dal 2015, il controllo documentale è rimasto l'unica attività di accertamento sull'efficienza degli impianti termici. Al momento, dunque, si controllano esclusivamente le dichiarazioni inserite dai manutentori nel Catasto degli impianti.
CATASTO REGIONALE
Senza il pagamento del bollino impianti termici e delle ispezioni, infatti, le ispezioni si sono fermate al 2014, quasi alla soglia delle 6mila, senza alcuna sanzione. Con il nuovo catasto, denominato Circe, la Regione ha sospeso l'applicazione del bollino per uniformare su tutto il territorio l'applicazione della disciplina in materia di esercizio, conduzione, manutenzione, controllo e ispezione degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva degli edifici.
ENTI SENZA RISORSE
Dal 2015 a oggi, tuttavia, non è stata emanata la specifica normativa sui bollini delle caldaie e così, senza questa risorsa per gli accertamenti, che gravava sui responsabili degli impianti come contributo per coprire anche i costi dell'attività ispettiva sugli impianti, le ispezioni si sono bloccate.
NORMATIVA ASSENTE
Senza normativa né disponibilità economica per svolgere le ispezioni, che fino al 2014 effettuavano ditte specializzate pagate dalla Provincia che operavano sul territorio, oggi vige solo il controllo documentale sulle dichiarazioni, che l'articolo 9 comma 4 del decreto del Presidente della Repubblica 74/2013 considera sostitutivo dell'ispezione per gli impianti di potenza fino a 100 kilowatt.
PROVINCIA IN PRIMA LINEA
In questo contesto normativo e di risorse, nel periodo tra l'avvio del catasto Circe e il 2016, la Provincia di Rovigo ha svolto quasi 10mila accertamenti documentali sui rapporti inseriti nel catasto regionale, e ha evidenziato circa 300 situazioni di criticità legate ad aspetti di sicurezza, che sono state comunicate ai sindaci, oltre a un centinaio di problematiche collegate a rendimenti bassi. Dal 2016 a oggi la situazione è ulteriormente cambiata anche per una parziale diminuzione del personale: tuttavia, su circa 3.500 accertamenti sui rapporti inviati, le segnalazioni per problemi di sicurezza sono salite a 520, e sono state 80 quelle relative a bassi rendimenti energetici.
VERIFICHE DOCUMENTALI
Sui circa 13.500 accertamenti documentali fatti nel periodo senza bollino, e quindi senza risorse per le Province per sostenere il costo delle ispezioni attraverso ditte specializzate, sono state elevate in totale 10 sanzioni per inadempienze. Hanno riguardato, ad esempio, la mancata tenuta del libretto, il mancato adeguamento dell'impianto o la mancata sostituzione della caldaia entro il periodo stabilito.
Nicola Astolfi
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Da quando non c'è più il bollino sulle caldaie, cioè dal 2015, il controllo documentale è rimasto l'unica attività di accertamento sull'efficienza degli impianti termici. Al momento, dunque, si controllano esclusivamente le dichiarazioni inserite dai manutentori nel Catasto degli impianti.
CATASTO REGIONALE
Senza il pagamento del bollino impianti termici e delle ispezioni, infatti, le ispezioni si sono fermate al 2014, quasi alla soglia delle 6mila, senza alcuna sanzione. Con il nuovo catasto, denominato Circe, la Regione ha sospeso l'applicazione del bollino per uniformare su tutto il territorio l'applicazione della disciplina in materia di esercizio, conduzione, manutenzione, controllo e ispezione degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva degli edifici.
ENTI SENZA RISORSE
Dal 2015 a oggi, tuttavia, non è stata emanata la specifica normativa sui bollini delle caldaie e così, senza questa risorsa per gli accertamenti, che gravava sui responsabili degli impianti come contributo per coprire anche i costi dell'attività ispettiva sugli impianti, le ispezioni si sono bloccate.
NORMATIVA ASSENTE
Senza normativa né disponibilità economica per svolgere le ispezioni, che fino al 2014 effettuavano ditte specializzate pagate dalla Provincia che operavano sul territorio, oggi vige solo il controllo documentale sulle dichiarazioni, che l'articolo 9 comma 4 del decreto del Presidente della Repubblica 74/2013 considera sostitutivo dell'ispezione per gli impianti di potenza fino a 100 kilowatt.
PROVINCIA IN PRIMA LINEA
In questo contesto normativo e di risorse, nel periodo tra l'avvio del catasto Circe e il 2016, la Provincia di Rovigo ha svolto quasi 10mila accertamenti documentali sui rapporti inseriti nel catasto regionale, e ha evidenziato circa 300 situazioni di criticità legate ad aspetti di sicurezza, che sono state comunicate ai sindaci, oltre a un centinaio di problematiche collegate a rendimenti bassi. Dal 2016 a oggi la situazione è ulteriormente cambiata anche per una parziale diminuzione del personale: tuttavia, su circa 3.500 accertamenti sui rapporti inviati, le segnalazioni per problemi di sicurezza sono salite a 520, e sono state 80 quelle relative a bassi rendimenti energetici.
VERIFICHE DOCUMENTALI
Sui circa 13.500 accertamenti documentali fatti nel periodo senza bollino, e quindi senza risorse per le Province per sostenere il costo delle ispezioni attraverso ditte specializzate, sono state elevate in totale 10 sanzioni per inadempienze. Hanno riguardato, ad esempio, la mancata tenuta del libretto, il mancato adeguamento dell'impianto o la mancata sostituzione della caldaia entro il periodo stabilito.
Nicola Astolfi