COMUNITÀ SOTTO CHOC
CESIOMAGGIORE La comunità di Cesiomaggiore ha pregato

Martedì 27 Luglio 2021
COMUNITÀ SOTTO CHOC
CESIOMAGGIORE La comunità di Cesiomaggiore ha pregato e sperato fino all'ultimo che un miracolo potesse accadere. Ma nonostante la grinta, la determinazione e la voglia di lottare che da sempre ha contraddistinto questa bambina alla fine si è arresa. Petra non ce l'ha fatta. E le comunità di Toschian, frazione in cui la famiglia vive, e di Soranzen dove l'incidente è accaduto, sono sprofondate nello sconforto più totale. Una tristezza che ha coinvolto l'intero territorio cesiolino perché nessuno si capacità di quanto è accaduto. E del tragico epilogo.
LA PREGHIERA
Da sabato mattina, giorno della tragedia, la comunità si è chiusa in preghiera. In prima fila il parroco di Cesiomaggiore, don Samuel Gallardo che in tutte le messe celebrate ha voluto rivolgere un pensiero e una preghiera per la piccola e, per lei, ha organizzato anche un rosario sulla piattaforma Zoom per consentire una più ampia partecipazione in questo momento di pandemia che, inevitabilmente, avrebbe limitato la partecipazione. In queste lunghe giornate il parroco ha periodicamente sentito la famiglia, per capire l'evoluzione del quadro clinico della bambina ma soprattutto per dare una parola di conforto, sollievo e speranza ai famigliari. Ed è proprio dalla famiglia che ieri ha appreso della morte della piccola. «La famiglia di Petra era vicina alle attività della parrocchia racconta il parroco -. Li vedevo spesso lì, soprattutto quest'anno che il fratello ha ricevuto la prima comunione. Però sono qui da poco per cui non lì conosco così bene da poter raccontare di quanto facevano». Quello che è certo è che era una famiglia credente e nonostante le quotidiane difficoltà di una coppia che lavora e accudisce quattro figli, cercavano di far sentire la loro presenza, sia nella comunità civile che cristiana. E domani le campane della chiesa saranno chiamate a suonare per annunciare a tutta la cittadinanza una notizia che nessuno avrebbe mai voluto venisse annunciata.
LA COMUNITÀ
Non c'è voglia di parlare nella frazione di Toschian, lì dove la famiglia vive. Poche case, si conoscono tutti. Una tragedia troppo grande per poter dire qualcosa. Qualcuno ci dice che non ha voglia di parlare. Un vicino afferma che «è una tragedia. Non riusciamo davvero a farcene una ragione». E poi c'è Michele che lavora alla pizzeria lì in centro alla frazione e il cui figlio spessa giocava insieme alla piccola Petra. «Era una bambina solare, la si vedeva spesso correre ed andare in bicicletta qui davanti alla pizzeria. A volte andava a passeggio con la mamma e il cane. Una bambina piena di vita, come tante a quell'età», racconta l'uomo, che prosegue raccontandoci che «spesso mio figlio andava a casa sua a giocare, altre volte la andava a chiamare perché venisse da noi. Avevano un bel rapporto. Anche il giorno prima della tragedia si erano visti. Erano insieme che giocavano sul tappeto elastico. Sarà difficile anche per lui capire quanto successo e il fatto che non rivedrà più la sua amichetta».
E.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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