Colorificio San Marco, bollette e baby sitter pagate ai dipendenti

Sabato 18 Aprile 2020
Colorificio San Marco, bollette e baby sitter pagate ai dipendenti
LE AZIENDE
Prove di welfare in tempo di coronavirus. Le aziende cercano di mettere al riparo i propri dipendenti: c'è chi, come la San Benedetto, ha predisposto un fondo collettivo, e chi invece, come il Colorificio San Marco, ha deciso di rimborsare le bollette e i costi della baby sitter per il personale a casa in smart working.
Il colosso dell'acqua di Scorzè, infatti, ha sottoscritto un accordo con i sindacati secondo cui i manager possono cedere a titolo gratuito i propri giorni di ferie a favore di collaboratori dell'azienda che si trovino in difficoltà a causa dell'emergenza collegata al Covid19. Il fondo ferie Solidali potrà essere utilizzato dai lavoratori che, secondo il protocollo anti-contagio, si trovano in condizioni di particolare fragilità e con patologie attuali o pregresse i segnalati dal medico competente o che sono in quarantena perché a contatto con colleghi o familiari positivi al tampone Covid19. «È una iniziativa che è nata spontaneamente tra i manager dichiara Relmi Rizzato, direttore delle risorse umane non appena ho accennato al problema dei lavoratori fragili». Il colorificio di Marcon, invece, si è attivato con la consegna di mascherine, gel igienizzante e guanti ad ogni dipendente e con il rimborso totale da aprile a giugno dei costi per baby sitter e badanti.Si aggiunge a questi servizi anche lo Sportello benessere, servizio di assistenza psicologica che sarà a disposizione dei dipendenti da maggio. Anche il colorificio San Marco ha previsto una banca ore solidale che funzione più o meno allo stesso modo di quella della San Benedetto: dirigenti e quadri possono donare le proprie ferie ai colleghi che ne hanno più bisogno. Per i figli dei dipendenti, inoltre, l'azienda metterà a disposizione computer e tablet affinché tutti gli studenti possano seguire le lezioni da casa. Infine, il gruppo ha donato 100 mila euro alla Fondazione Città della Speranza. «Stiamo facendo il possibile per supportare chi è impegnato in prima linea nella lotta contro il virus, sia nel nostro territorio che a livello nazionale» spiega Pietro Geremia, vice Presidente Sales & Marketing.
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