«Coi bimbi sott'acqua abbiamo avuto paura»

Lunedì 3 Agosto 2020
LUNGA NOTTE
PIEVE DEL GRAPPA Tra gli effetti dell'ondata di maltempo scatenatasi la notte tra sabato e domenica nel Trevigiano, c'è anche l'incubo vissuto da una famiglia di origine tunisina. In cinque hanno rischiato di restare intrappolati nella loro auto invasa dall'acqua per il forte temporale scoppiato attorno alle 22 a Crespano.
INTERVENTI E PREVISIONI
Il maltempo ha flagellato quasi tutto il Veneto e ha visto in campo i pompieri con 180 interventi, oltre 25 dei quali nella Marca e in particolare nella zona della Pedemontana. Per la maggior parte si è trattato di risolvere la caduta di rami e alberi, parte dei quali finiti sulla sede stradale, insieme a episodi ai danni di abitazioni private con piccoli allagamenti e infiltrazioni d'acqua. I vigili del fuoco sono intervenuti in undici comuni: Vittorio Veneto, Asolo, Castelfranco, Loria, Roncade, Tarzo, Riese Pio X, Vedelago, Farra di Soligo, Paderno del Grappa, Maser. Un vigilante è rimasto ferito dopo che la sua auto ad Asolo è stata centrata da un albero. Ieri il meteo è stato clemente, con una giornata di sole e temperature di nuovo elevate, mentre per oggi sono previste piogge che dal pomeriggio alla sera andranno a intensificarsi per portare martedì a un nuovo stato d'allerta con precipitazioni copiose e venti da nord-nord est.
LA DISAVVENTURA
La famiglia tunisina, genitori e tre figli, si trovava nella Marca per far visita ad alcuni parenti e sabato sera stava rientrando da Crespano a Montebelluna. Mourad, il padre, si è trovato bloccato con la sua Lancia al buio nel mezzo di via Cacciatori allagata. A bordo c'erano anche la moglie Amira e i tre figli Ahmed di otto anni, Tassenim di 10 e Taha di 12. «Avevamo visto che il cielo si era oscurato e cominciava a piovere a dirotto racconta ancora scosso. Volevamo rientrare prima che si scatenasse il temporale. Arrivati alla fine di via Cacciatori era tutto buio. Poi i tuoni, i lampi, i bambini impietriti dalla paura. Ho visto che a terra davanti a noi c'era dell'acqua ma non riuscivo a capire quanto alta fosse. Mi sono avventurato piano, poi l'acqua ha iniziato a salire Nell'abitacolo. Ho avuto paura, non sapevo cosa fare». L'uomo prosegue il racconto di quegli attimi drammatici: «Istintivamente ho chiamato i vigili del fuoco e i carabinieri, poi sono uscito dall'abitacolo con mia moglie per valutare l'altezza dell'acqua. Mi arrivava quasi alla vita, allora ho preso uno a uno i miei figli e li ho caricati sulle spalle portandoli in salvo. Grazie a Dio siamo tutti sani e salvi, ma poteva andar peggio. Dopo che eravamo in salvo l'acqua ha cominciato a scendere, ma per l'auto non c'era più niente da fare. Dopo qualche minuto sono arrivati i carabinieri e i pompieri che ci hanno aiutato molto, come pure il sindaco che ci ha dato appuntamento lunedì per valutare il da farsi». La situazione per loro non è semplice: «Dobbiamo rientrare in Austria dove viviamo e io lavoro, ma l'auto adesso è inutilizzabile» aggiunge Mourad. «Eravamo felici per la settimana trascorsa con i nostri parenti qui a Crespano racconta la moglie. Poi l'incubo dell'acqua». Il fatto è successo a pochi passi dall'ultima delle case di via Cacciatori, dove Simone Bortolazzo gestisce un'azienda agricola con la moglie Mariella e i due figli: «Non è la prima volta che questo tratto di strada si allaga racconta Simone. C'è un problema da risolvere e manca l'illuminazione pubblica. Mi auguro che vengano presi provvedimenti. Una bella batosta per il nostro orto, la grandine ha devastato buona parte del nostro raccolto».
Pio Dal Cin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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