Chirurgia plastica, punturine e sieri L'esperto chiarisce tutte le perplessità

Sabato 8 Maggio 2021
Chirurgia plastica, punturine e sieri L'esperto chiarisce tutte le perplessità
LA VICENDA
UDINE Tra fake news e informazioni mal interpretate, anche in Friuli scoppia il caos di vaccini e medicina estetica. Nella nostra regione donne e uomini che chiedono le punturine al viso per sentirsi più belli e più giovani sono in costante aumento. Lo aveva confermato in piena seconda ondata lo scorso inverno Gianmario Prinzivalli, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica che opera tra Udine e Milano, confermando che, in proporzione alla popolazione, il numero di prestazioni in Fvg è lo stesso della Lombardia. Ma se nell'era Covid le punturine diventano un antidoto alla depressione, oggi regna la confusione tra il desiderio di sentirsi bene e la necessità di sottoporsi al vaccino. Ci sono controindicazioni? In rete circola ogni tipo di risposta e sull'argomento recentemente è intervenuto anche l'infettivologo Matteo Bassetti, che oggi lavora a Genova, ma in passato è stato in forza anche all'ospedale di Udine. Tante informazioni che arrivano da più voci ed ecco che anche la vanità friulana va in tilt.
L'ESPERTO
Prinzivalli cerca di fare un po' di chiarezza sul tema. E spiega che il problema non è il vaccino specifico per il Covid, ma è un problema d'interazione tra vaccinoterapia e impianto di filler, ma non solo. La questione non riguarda solamente il filler, ma qualsiasi tipo di impianto, di protesi, dal silicone agli impianti permanenti. Sono situazioni che possono creare una risposta infiammatoria o immunitaria che poi sono correlate. Quindi, se c'è una risposta infiammatoria e viene stimolato l'assetto anticorpale, c'è una frequenza maggiore di avere una reazione anche all'impianto. Ma questo avviene in generale precisa a prescindere dal vaccino per il Covid. In questo periodo che vede una vaccinazione piuttosto massiccia, sono emerse delle reazioni infiammatorie a livello di impianti di filler su persone che si erano sottoposte alla vaccinazione e lo specialista precisa che può accadere. Sia che una persona faccia un filler e dopo il vaccino, sia viceversa, c'è un periodo di tempo in cui si è iperstimolati dal punto di vista immunitario. È un periodo difficile da quantificare, così come la reazione, dato che è tutto nuovo. Convenzionalmente dovrebbe trascorrere un mese, ma ancora manca letteratura scientifica in questo senso. Si parla, dunque, di una precauzione formale e tutto sta al senso di responsabilità. Da una parte quella del medico che fa trascorrere un certo lasso di tempo, ma dall'altra spetta anche ai pazienti comunicare di essersi vaccinati da pochi giorni o di avere in previsione la somministrazione a stretto giro. Il concetto conclude è lo stesso per tutti i tipi di vaccino da quello per l'epatite a quello per l'influenza. Non c'è un'interazione tra un determinato vaccino e i filler e mancano anche linee guida specifiche. E' buona norma lasciar passare diversi giorni e questo vale tanto per i vaccini, quanto per una malattia infettiva, piuttosto che per una seduta dal dentista e, naturalmente per chi è appena guarito dal Covid. Nel caso si dovessero verificare, si tratta comunque di reazioni localizzate e di banale entità.
Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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