Chioggia, su Fb le istruzioni del vescovo: cerimonie brevi e controlli all'ingresso

Domenica 10 Maggio 2020
Chioggia, su Fb le istruzioni del vescovo: cerimonie brevi e controlli all'ingresso
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Il vescovo della diocesi di Chioggia Adriano Tessarollo ha pubblicato sul suo seguitissimo profilo Facebook l'elenco delle norme anti coronavirus, tassative per i sacerdoti ed i fedeli. «È un po' lungo premette - ma può essere utile per prepararsi alla fase due, dopo il 18 maggio». Specificato che «le chiese non necessitano di sanificazioni attuate mediante l'impiego di particolari strumenti che potrebbero compromettere il patrimonio culturale, ma di una igienizzazione che accompagni la ripresa del culto», ritiene fondamentale l'applicazione di una condotta particolarmente accorta ispirata al buon senso.
In primo luogo, spiega mons. Tessarollo, dovranno evitare di entrare nei luoghi di culto tutti coloro i quali avvertono sintomi sospetti, sebbene di lieve entità. Il divieto vale anche per coloro che, nei giorni scorsi, potrebbero aver avuto contatti con persone contagiate. Di rigore, la mascherina ed i guanti purché nuovi. Chi si reca a messa dovrà rassegnarsi anche a un sommario controllo, all'ingresso della chiesa. I fedeli dovranno raggiungere le panche, evitando di toccare superfici o suppellettili e seguendo i percorsi indicati. Toccherà loro anche rinunciare ad avvicinarsi troppo alle immagini sacre oggetto di devozione.
I sacerdoti inviteranno tutti ad una presenza in chiesa non prolungata. Valuteranno, inoltre, l'osservanza di un opportuno rapporto numerico fra le persone e la superficie calpestabile dell'edificio affinché sia rispettata la distanza di un metro e mezzo fra le persone, pure in relazione alle vie di fuga disponibili. Il vescovo prevede che le celebrazioni saranno brevi e particolarmente sobrie. «Rimarremo in chiesa assicura per circa 35 o 45 minuti. Si tratta di un tempo abbastanza lungo avverte - da non trasformare in occasione di pericolo. Io penso aggiunge - che qualora non si creino condizioni di igiene e di ambiente sicuro la gente potrebbe tenersi lontana (rinunciando alle funzioni, ndr). Quindi, osserviamo le attenzioni dovute affinché si creino condizioni di sicurezza tali da invitare chi lo desideri a partecipare alle celebrazioni senza paura di correre rischi».
La pubblicazione delle norme da seguire in occasione del ritorno alle celebrazioni pubbliche dopo due mesi ha immediatamente sollevato parecchi dubbi. Alcuni fedeli, ad esempio, hanno chiesto a monsignor Tessarollo se la distanza di sicurezza di un metro e mezzo debba essere rispettata anche dai membri di una famiglia dimoranti sotto lo stesso tetto. La risposta: «Meglio tenere le distanze, per non creare disordine». Al prudente atteggiamento del vescovo, già manifestatosi perplesso riguardo certi compiti di controllo imposti dal Governo ai preti, qualche settimana fa, hanno immediatamente fatto eco battute sarcastiche come: «Al supermercato non valgono tutte queste regole» e la pubblicazione di vignette satiriche sull'argomento.
Roberto Perini
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