CEGGIA
Sme può essere considerata la sintesi del miracolo Nordest. Il suo

Mercoledì 22 Dicembre 2021
CEGGIA Sme può essere considerata la sintesi del miracolo Nordest. Il suo
CEGGIA
Sme può essere considerata la sintesi del miracolo Nordest. Il suo fondatore, Renato Sartorello, venuto a mancare ai primi di settembre a 87 anni, aveva infatti iniziato nel 1953 con un casoin, nel suo paese, Gainiga, frazione di Ceggia; con caparbietà, oltre a una lungimiranza professionale e a una capacità manageriale fuori dal comune, è riuscito a creare una holding che fattura oltre 500 milioni di euro e occupa quasi 1.200 persone tra Sme, Bergamin e B2Bires.
IL PIONIERE
«Quando, negli anni 60, mi sono trasferito in un negozio più ampio, sempre a Gainiga, ho introdotto la vendita di elettrodomestici», raccontava in una intervista a Il Gazzettino. «Erano i tempi in cui nascevano i primi supermercati e, nonostante la mia aggressività commerciale, ho intuito che con il mio negozietto di campagna e i bassi margini dell'alimentare non sarei andato lontano. Ho puntato, quindi, a proporre anche una merceologia non alimentare, iniziando dai fornelli a gas, i famosi Pibigas a due fuochi, e le cucine economiche, per arrivare alla svolta dei frigoriferi. Facevo delle dimostrazioni in casa o a gruppi in canonica e dal barbiere, lasciavo in prova l'uso del frigorifero per 15/20 giorni. Le consegne le facevo alla sera dopo aver chiuso il negozio».
SIMBOLO DEL NORDEST
Lungimirante e tenace, Sartorello non si fermò: apre il negozio a Ceggia e, con il nome Sartorello, l'attività decolla. «Con l'apertura nel 1975 del negozio in villa Genovese a Ceggia raccontava arrivano i momenti felici: dismesso il settore alimentare, mi dedico esclusivamente al non alimentare sviluppando anche la vendita all'ingrosso, peraltro già iniziata a Gainiga. All'inizio degli anni 80 l'occasione della Sme (Salotti mobili elettrodomestici) di Conegliano: un'azienda che dopo aver tentato il salto acquisendo una catena di un centinaio di negozi a livello nazionale, e che rifornivamo come grossisti, entra in sofferenza: noi, che eravamo uno dei creditori, l'acquisiamo. Subito vendiamo i negozi più lontani e teniamo i più importanti del Triveneto. In precedenza avevamo acquisito i negozi di Marghera e Portogruaro. Tentiamo la carta di un centro commerciale in via Torino, a Mestre: un rischio perché si trattava del primo importante negozio di città. L'operazione funziona. Da via Torino, nel 1991, ci trasferiamo nella più grande superficie di Marghera (15mila metri quadri con 130 dipendenti, all'ora di pranzo il negozio chiude) che assieme a San Donà e Susegana continua ad essere un nostro punto di forza». Alla fine del secondo millennio la famiglia Sartorello diventa pioniera nel settore del commercio elettronico in Italia, grazie alla sua partecipazione nell'asse societario di Mister Price, all'epoca il principale attore nel settore dell'e-commerce. Nel 2001 viene acquisito un punto vendita a Gradisca, tappa che per il gruppo segna l'inizio dello sviluppo del commercio al dettaglio anche in Friuli. Nel 2002 prosegue l'espansione dell'attività commerciale, con l'acquisizione di Bergamin, uno dei gruppi leader nel settore del Mobile-Arredamento dell'area Triveneto.
Fabrizio Cibin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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