Calzaturiero, crescono le esportazioni Il Brenta si conferma polo nazionale

Mercoledì 22 Settembre 2021
Calzaturiero, crescono le esportazioni Il Brenta si conferma polo nazionale
SETTORE MODA
MIRA È sostanzialmente positiva la fotografia del primo semestre 2021 del comparto calzaturiero scattata dal Centro Studi di Confindustria Moda per Assocalzaturifici e presentata al Micam lunedì scorso, il Salone Internazionale della Calzatura di Milano Rho, che si è chiuso ieri sotto i migliori auspici. Nel Distretto della Riviera del Brenta, in questi primi sei mesi le esportazioni sono aumentate del 27,8% rispetto allo stesso periodo del 2020, passando da 280,58 a 358,62 milioni di euro. Per quanto riguarda il Veneto l'aumento è del 28,3% (con un +1,5% sui livelli 2019 pre-covid, dunque di tutto rispetto), invariato il numero delle imprese attive (tra calzaturifici e produttori di parti), mentre purtroppo si registra un saldo negativo fra gli addetti di -679. Prosegue dunque il trend in risalita del comparto calzaturiero, con i risultati migliori che arrivano sul fronte dell'export, trascinato dalle grandi firme. Le prime 5 destinazioni dell'export veneto sono risultate: Francia (+40,2%), Svizzera (+36,8%), Germania (+17,6%), USA (+117,8%) e Spagna (+22,3%); assieme coprono il 60% dell'export regionale. In flessione del -33,4%, rispetto allo stesso periodo del 2020, e in controtendenza sul trend nazionale, le ore di cassa integrazione guadagni autorizzate dall'Inps: 5,3 milioni, ovvero un +690% rispetto allo stesso semestre 2019.
«Gli ultimi dati economici che tracciano il perimetro del nostro settore ci confortano, evidenziando anche nel secondo trimestre dell'anno un forte recupero nei principali indicatori dopo l'impennata già registrata a marzo è il commento di Siro Badon, Presidente di Assocalzaturifici e Micam Milano - Un rimbalzo legato soprattutto al confronto con mesi in cui le restrizioni imposte ovunque durante il lockdown avevano fortemente condizionato le attività delle imprese, la distribuzione e i consumi. Incrementi a doppia cifra sull'anno precedente, nonostante resti ancora elevato il gap coi livelli pre-pandemia».
E' confortato dalla lenta ripresa anche Gilberto Ballin, Presidente di Acrib: «Secondo i dati di Infocamere-Movimprese, la nostra regione e la Lombardia sono le uniche a vedere invariato il numero di produttori di calzature e componentistica», sottolineando la necessità di continuare a investire nella formazione delle maestranze, anche attraverso un concreto sostegno all'attività del Politecnico Calzaturiero. L'Istituto rappresenta uno tra i principali strumenti che abbiamo a disposizione per rafforzare la nostra competitività nei mercati internazionali e per affrontare la complessità dei nuovi scenari economici. Tutte le parti sociali e politiche sono chiamate a riflettere su questi importanti temi. Da qui la necessità cogliendo anche la sollecitazione dell'assessore Elena Donazzan di organizzare il prima possibile gli Stati Generali della Calzatura della Riviera del Brenta». Si sono riuniti, infatti, la scorsa settimana, al tavolo regionale della filiera del settore calzaturiero della Riviera del Brenta, con l'assessore Donazzan, i rappresentanti dalle parti datoriali, sindacali e soggetti rappresentativi di settore, con l'obiettivo di monitorare le dinamiche occupazionali ed economiche in relazione all'attuale situazione generale, in riferimento all'evoluzione pandemica e di ripresa del mercato. Si è parlato delle dinamiche attuali della filiera e delle relative prospettive di un Distretto, la cui peculiarità è di essere altamente specializzato e concentrato nel territorio, condividendo la necessità di organizzare gli Stati Generali della scarpa e di intervenire sui bandi dedicati alla formazione, che in prima battuta erano legati a intervenire sulla crisi, mentre ora l'idea è di ampliarli in un'ottica di rilancio.
Sara Zanferrari
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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