Caffè dai vicini: nonni bloccati «Così si rischia un lazzaretto»

Venerdì 27 Marzo 2020
I CONTROLLI
TREVISO «Un caffè dal vicino di pianerottolo può trasformare un intero condominio in un lazzaretto». A lanciare l'allarme è il sindaco di Colle Umberto dove diverse persone, nei giorni scorsi, sono state sorprese negli appartamenti dei dirimpettai a scambiare quattro chiacchiere e a gustare assieme il caffè del dopopranzo. «L'ho constato di persona - afferma il primo cittadino, Sebastiano Coletti - e la cosa mi ha fatto infuriare: il virus è subdolo, bisogna stare a casa, altrimenti i palazzi si trasformano in focolai e i condomini diventano dei lazzaretti». «Sono andato con la mascherina, sono stato non più di un'oretta» si è sentito rispondere da alcuni anziani il sindaco, che sta facendo di tutto per far passare il messaggio a tutta la popolazione: evitare ogni contatto al di fuori del nucleo familiare. «Ho ribadito a tutti di evitare di andare dai vicini a bere il caffè e di dirlo anche a figli, genitori e parenti - continua Coletti : per fermare il contagio bisogna limitare al minimo i rapporti interpersonali. Non c'è altra strada». «L'altro giorno ho pure sorpreso una signora che andava a sciopètin per i prati - conclude -. Indossava pure una mascherina, ma sarà mica un motivo inderogabile per uscire? Non voglio infondere paura ai miei concittadini, tutt'altro, voglio solo sia chiaro che se non ci impegniamo tutti non ne verremo più fuori».
FESTINO NEL LOCALE
Ma i caffè tra vicini non sono l'unico problema. A Crocetta del Montello, l'altra sera, il titolare della Birreria Odessa, ha fatto entrare alcuni clienti dalla porta sul retro, e ha cominciato a servirli in barba ai divieti. La rimpatriata, alla quale stavano partecipando 8 ragazzi di circa 20 anni, è stata però interrotta dai carabinieri. Durante il controllo è pure spuntato qualche grammo di marijuana e per questo, alcuni dei giovani presenti sono stati segnalati per possesso di stupefacenti. Tutti e 9, titolare compreso, sono stati denunciati per aver violato le disposizioni dell'autorità sul contenimento dell'epidemia da Coronavirus e, come previsto, nei confronti dell'attività verrà proposta la sospensione. La decisione spetterà alla Prefettura di Treviso.
LA PIZZERIA
Lo stesso provvedimento potrebbe calare come una scure sulla pizzeria d'asporto Kings di Mogliano Veneto, in galleria Aldo Moro. Il proprietario, un 35enne di origini iraniane, è stato infatti segnalato perchè lasciava che i clienti, una mezza dozzina in tutto quelli trovati all'interno durante il controllo, consumassero quanto ordinato al bancone del locale. Si sono beccati una segnalazione per l'articolo 650 del codice penale pure i tre ladri romeni, in Italia senza fissa dimora, pizzicati dai carabinieri di Zero Branco dopo un furto messo a segno all'interno del supermercato Tulipano del centro commerciale Zero Center. Avevano sottratto prodotti per l'igiene per il valore di 3mila euro. Volevano di certo rivendere tutto a prezzo maggiorato, ma non avevano fatto i conti con i militari, che hanno intercettato la loro Opel in fuga a Quinto di Treviso. Sono stati ovviamente segnalati anche per furto.
SIGILLI AL MARKET E ALL'OSTERIA
È stato invece chiuso per 5 giorni il supermercato cinese di Crocetta del Montello in cui pochi giorni fa i carabinieri di Montebelluna, durante un controllo, avevano trovato 6 clienti davanti al bancone, tutti originari della Repubblica Popolare, senza che fossero rispettate le distanze minime di sicurezza. Di fatto c'erano troppe persone ammassate considerati gli scarsi spazi nel locale. Per questo, dopo la segnalazione delle forze dell'ordine, la Prefettura di Treviso ha disposto l'immediata chiusura del market, il primo in Provincia a subire un simile provvedimento. Stessa sorte (chiusura per 5 giorni) al ristorante Nasi Rossi Forchetton 1922 di Crocetta a decorrere dalla data di cessazione dello stato di emergenza. Il titolare è stato sorpreso, assieme ad altro soggetto, pregiudicato, all'interno dell'esercizio a consumare alcolici. Ai militari intervenuti hanno riservato insulti di ogni tipo. Il proprietario è stato denunciato per oltraggio e, assieme al cliente, per l'ormai famoso articolo 650.
Alberto Beltrame
Claudia Borsoi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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