Buoni fruttiferi, dai contenziosi mezzo milione

Domenica 16 Febbraio 2020
«Oltre 500mila euro» riconosciuti (e in alcuni casi già liquidati) ai risparmiatori della nostra provincia che avevano investito i loro soldi nei buoni fruttiferi postali, in seguito alle decisioni dell'arbitro bancario finanziario dopo i contenziosi avviati con il sostegno di Federconsumatori, che si è fatta forte di alcune sentenze della Cassazione. E questo solo per una prima tranche di circa «una cinquantina di casi» su quasi «un centinaio» di pratiche. A darne notizia è la stessa presidente del sodalizio udinese Erica Cuccu. «Si è trattato di procedure stragiudiziali. I consumatori hanno sostenuto costi irrisori. In seguito ai contenziosi che abbiamo attivato sono arrivate moltissime pronunce positive, per un totale di quasi 550mila euro riconosciuti solo nella nostra provincia a persone che, dopo essere andate a ritirare i buoni, si erano visti riconoscere interessi diversi da quelli a cui ritenevano di aver diritto». La vicenda è complessa e riguarda, nei casi trattati da Federconsumatori, soprattutto buoni ordinari trentennali «del periodo tra il 1. luglio 1986 e il 31 ottobre del 1995», come spiega il consulente del sodalizio Gianni Zorzi. Federconsumatori ora intende attivare uno sportello specifico.
De Mori a pagina V
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci