Avvio difficile per la fatturazione elettronica: artigiani e partite Iva della provincia

Venerdì 11 Gennaio 2019
Avvio difficile per la fatturazione elettronica: artigiani e partite Iva della provincia (circa 8mila quelle effettive su 14mila) sono alle prese con uno strumento nuovo e per di più imposto. Se poi ci si mettono problemi di connessione internet e di strumenti informatici, il quadro è completo. E siamo solo a inizio anno: a fine mese e a inizio febbraio, quando il flusso di fatture digitali comincerà ad essere costante, la situazione potrebbe peggiorare. Anche perché non tutte le partite Iva bellunesi si sono adeguate a quanto previsto dall'ultima Finanziaria. I dati forniti dal Centro Studi di Confapi dicono che a fine dell'anno si arriverà ad una mole di 9,15 milioni di fatture digitali emesse nella sola provincia di Belluno. Ma intanto qualche intoppo c'è stato. Artigiani, liberi professionisti e commercianti hanno dovuto adeguarsi. «Magari brontolando, ma tutti hanno ottemperato alla norma - spiega Michela Marrone, presidente dell'ordine dei commercialisti di Belluno». «La digitalizzazione non c'è ancora - dice Claudia Scarzanella, presidente di Confartigianato Belluno -. Ancora una volta la nostra provincia paga una carenza infrastrutturale». Molti quelli che continuano a emettere fattura cartacea per poi portano la documentazione a società di servizi, ma in questo modo i costi per le attività aumentano.
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