Autonomia, la via veneta di Zaia

Mercoledì 23 Ottobre 2019
«La polvere nella clessidra continua a scendere», avverte il governatore del veneto Luca Zaia. L'intesa sull'autonomia ancora non c'è, anzi sembra allontanarsi dopo che il ministro Boccia ha chiesto in via preliminare una legge quadro. Ed è così che Zaia anticipa la prossima mossa: se il Governo non darà l'autonomia al Veneto, il Veneto proverà a prendersela. Sempre per vie legali e infatti lo scontro sarà sulle leggi. «Se a Roma non fanno veloci - annuncia Zaia - smonto l'intesa e, ad una ad una, porto le singole materie in consiglio regionale. Faremo una legge per ogni materia. E se saranno impugnate, riempiremo la Corte costituzionale di lavoro». Perché è scontato che quelle leggi, se mai saranno approvate, il Governo non le accetterà. «La prima sarà sulla scuola - dice ancora Zaia - Ne ho già parlato con Ciambetti». Il presidente del consiglio regionale ha fatto anche un'istruttoria: delle 23 materie chieste dal Veneto a norma della Costituzione, ce ne sono 19 che sono concorrenti. «Significa che su quelle possiamo legiferare da soli». Ieri intanto è ripresa a Roma la trattativa. Boccia: «Io lavoro, non faccio polemiche».
Vanzan a pagina 10
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