Animale notturno e di piccole dimensioni colpisce solo quando si sente minacciato

Venerdì 23 Dicembre 2016
Animale notturno e di piccole dimensioni colpisce solo quando si sente minacciato
PORDENONE - (v.s.) Un ragno notturno e di piccole dimensioni, non aggressivo, che morde solo se minacciato.
Il ragno violino, il Loxosceles rufescens, può essere molto pericoloso per l'uomo: è uno dei pochi aracnidi velenosi presente in Italia e il suo morso può causare edemi, ulcerazioni, persino necrosi dei tessuti. In alcuni casi può portare a gravi complicazioni, molto raramente con esito mortale, come accaduto un anno fa a una donna calabrese, prima vittima europea di questo animale.
Il ragno violino diffuso anche in ambienti urbani si rifugia negli anfratti dei letti, delle scarpe, in soffitte. Quando lo si tocca, facendo le pulizie o solo girandosi nel letto, l'aracnide attacca mordendo. Così è accaduto a una venticinquenne pordenonese lo scorso sabato, secondo caso di morso da ragno violino nella Destra Tagliamento negli ultimi cinque mesi. La diagnosi per la giovane è arrivata tardivamente, dopo quattro differenti consulti e su insistenza di un amico appassionato di ragni. Un'odissea dovuta alla difficoltà nel risalire a questo animale, come confermato anche dall'ospedale, ma il ritardo della diagnosi non avrebbe peggiorato le condizioni: «Quando il Centro antiveleni ha confermato che si trattava di morso di ragno ha precisato che non c'era alcuna terapia specifica, solo osservare l'evoluzione - spiega Giuseppe Sclippa, direttore sanitario dell'Aas 5 -. Le sono stati somministrati antibiotici in via precauzionale. Non ci è stato indicato un antidoto o terapia specifica che avrebbe potuto evitare eventuali lesioni». Quanto all'errore della prima diagnosi che faceva riferimento a una ustione «è riconducibile al contesto presentato» conclude Sclippa.
La difficoltà di diagnosi è confermata anche dagli esperti: «Identificare correttamente e trattare tempestivamente il morso è senz'altro rilevante ma non sembra esistere un protocollo verificato né esistono test per verificare se l'autore del morso è un Loxosceles» spiega Marco Uliana, ematologo del Museo di storia naturale dei Musei Civici di Venezia. Motivo per cui per esserne certi sarebbe consigliabile «cercare di raccogliere l'animale e conservarlo mettendolo in alcool o congelandolo».
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Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 13:53

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