Anche Chiellino si ritira Centrosinistra in stallo

Martedì 18 Febbraio 2020
ELEZIONI COMUNALI
MESTRE Domenica sera era quasi fatta, a parte le solite necessarie limature senza le quali il centrosinistra non si guarda allo specchio. Ieri è saltato tutto. Se il rettore Michele Bugliesi è stato impallinato dall'ala sinistra dell'ampia galassia che sempre meno riesce a chiamarsi coalizione, sulla mancata discesa in campo dell' imprenditrice Gabriella Chiellino si sta ancora indagando per capire da dove sia partito il colpo.
Di ufficiale c'è solo una nota stringata con la quale l'interessata si ritira ancora prima di mettersi a correre, quando però sembrava aver già messo le scarpette ai piedi: «Ringrazio tutti gli esponenti della coalizione di centro sinistra che mi hanno espresso il loro sostegno e i tanti che mi hanno manifestato la loro stima, ma, dopo una approfondita riflessione sono giunta, per motivi strettamente personali, alla decisione di non poter assumere l'impegno che mi viene richiesto».
IL MISTERO NELLA NOTTE
Di sicuro c'è che domenica sera la prima laureata d'Italia in Scienze ambientali aveva parlato con tutte le forze del centro e della sinistra, partiti e civiche, e che la maggior parte di queste si stava orientando a sostenerla. Ieri sera, dopo il tavolo convocato per la decisione, il Pd aveva già programmato la direzione del partito per ufficializzare la cosa anche al suo interno; stessa iniziativa aveva preso la sinistra de Il nostro impegno per la città (Articolo 1, Verdi, Possibile, Sinistra italiana e Rifondazione).
Nei vari confronti avuti in questi giorni la Chiellino aveva addirittura annunciato che, pur non ravvedendo particolari conflitti d'interesse, sarebbe uscita dalla guida della sua azienda, la eAmbiente srl, che ha fondato nel 2001. Una società di ingegneria e consulenze ambientali con sede al Vega, partita come startup e oggi, con una cinquantina di dipendenti, realtà affermata in tutta Italia. Giusto domenica sera, inoltre, aveva ricevuto un forte incoraggiamento da Arturo Lorenzoni, il vicesindaco di Padova e professore di Economia dell' Energia all'Università di Padova, candidato del centrosinistra contro Luca Zaia alle regionali: le aveva detto che avrebbero potuto fare un pezzo di strada insieme. E a tutti i responsabili di partiti e movimenti domenica sera Gabriella Chiellino era apparsa carica, pronta a combattere, determinata. Parlava del valore del movimento delle sardine e dell'importanza di coinvolgerle.
Cos'è successo, dunque, domenica notte di così importante da farle cambiare idea? «Motivi strettamente personali», che è come il «no comment» col quale più o meno tutti i portavoce della galassia di centro sinistra hanno risposto ieri, colpiti da questo repentino dietro front. Il tavolo si è aperto alle 17:30 e chiuso poco dopo con la presa d'atto che manca ancora il candidato, o la candidata, e la decisione di prendersi 48 ore di tempo per riflettere prima di tornare a trovarsi e decidere cosa imbastire. Per le primarie, chieste dalla sinistra ma non volute da parte del Pd e dai moderati di Ugo Bergamo & c., tecnicamente ci sarebbe ancora tempo ma obiettivamente comincia ad essere davvero poco.
LE PROSPETTIVE
Per il candidato, nel cilindro ci sono i nomi che già circolavano, come Monica Sambo ma è del Pd e difficilmente gli altri della coalizione la accetteranno, o Gianfranco Bettin che, però, ha ripetuto più volte che non intende farlo perché non ci sono le condizioni. Il rischio, molto forte, è che il centrosinistra corra con più di un candidato, due o addirittura tre regalando quindi a Brugnaro la vittoria al primo turno, senza neanche combattere. Con la Chiellino il centrosinistra unito contava di poterci provare, costringendo il sindaco al ballottaggio, a quel punto, con tutte le incognite del caso.
Elisio Trevisan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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