Alessandro Orsini

Gli spari di Utrecht hanno ottenuto grande visibilità

Martedì 19 Marzo 2019
Alessandro Orsini

Gli spari di Utrecht hanno ottenuto grande visibilità mediatica perché sono avvenuti subito dopo la strage suprematista in Nuova Zelanda. L'aggressore ha fatto emergere una paura da tempo latente e cioè che possa innescarsi una guerra tra islamisti e suprematisti, con i primi che sparano sui cittadini occidentali e i secondi sui musulmani. È un sogno che i capi dell'Isis accarezzano da tempo. Dal momento che le loro capacità militari nelle città occidentali sono state pressoché azzerate, hanno dovuto fare ricorso ai lupi solitari, i quali presentano quasi tutti lo stesso profilo. Si tratta di sbandati o di piccoli criminali privi di addestramento e, pertanto, con una capacità offensiva molto limitata. Siccome i lupi solitari sono tutto ciò che i capi dell'Isis hanno, la loro moltiplicazione è diventata una priorità strategica. All'inizio, si era pensato che internet fosse sufficiente a creare lupi solitari. Tuttavia i video dell'Isis hanno ricevuto migliaia di visualizzazioni, ma non abbiamo avuto migliaia di attentati.
Evidentemente, i processi di radicalizzazione sono un fenomeno più complesso e diventare un terrorista non è così semplice. Poi abbiamo temuto il fenomeno dei foreign fighters che tornano nelle loro città dopo avere combattuto in Siria nelle fila dell'Isis. Il pericolo, finora, non si è manifestato perché, anche in questo caso, abbiamo scoperto che il fenomeno è più complesso. (...)
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