Alessandro Campi

Ma conviene al Partito democratico protrarre l'esperienza

Domenica 10 Novembre 2019
Alessandro Campi

Ma conviene al Partito democratico protrarre l'esperienza di questo governo sino ad affondare con esso nel caso di una sua caduta anticipata e repentina? Prima di rispondere a questa domanda, facciamo un passo indietro. E ricordiamo le ragioni che, tra infiniti dubbi, hanno portato alla nascita dell'esecutivo giallo-rosso.
La prima è stata definita un'autentica emergenza democratica: bisognava fermare con tutti i mezzi (quelli previsti dalla Costituzione) l'ascesa elettorale di Salvini. La sua richiesta di pieni poteri rivolta agli italiani in vista del voto anticipato è parsa l'annuncio di un regime assolutistico, poco importa se costruito attraverso il libero consenso dei cittadini. Ci sono fasi storiche in cui la democrazia - questo la tesi dem - va protetta legalmente dai suoi stessi sostenitori: andare alle urne dopo la crisi agostana avrebbe significato consegnare l'Italia al fronte sovranista, con ricadute istituzionali potenzialmente assai pericolose come l'elezione nel 2022 di un Capo dello Stato espressione politica di tale fronte.
La seconda è stata una ragione d'ordine economico, altrettanto cogente. C'era da invertire la rotta su molti fronti. I pessimi rapporti con l'Europa avevano prodotto un innalzamento pericoloso dello spread e un aggravamento della finanza pubblica. L'applicazione pedissequa del contratto di governo aveva portato (...)
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