Alessandro Campi

Fu un episodio occasionale un ambulante tunisino si diede

Lunedì 10 Dicembre 2018
Alessandro Campi

Fu un episodio occasionale un ambulante tunisino si diede fuoco per denunciare i maltrattamenti della polizia a scatenare nel dicembre 2010 la protesta da cui, per contagio e imitazione, nacque la primavera araba: un movimento di rivolta transnazionale, sostenuto dalla capacità di mobilitazione dei social media e dalla rete militante delle moschee, che in pochi mesi costrinse alle dimissioni i governi illiberali e corrotti di parecchi Stati.
Dopo quattro settimane di proteste e violenze in Francia, innescate anche in questo caso da un fatto marginale quale l'annuncio di un rincaro delle accise sui carburanti, c'è chi parla della possibilità di una primavera europea, di una rivolta su scala continentale. Se a sud del Mediterraneo al centro della lotta erano la libertà individuale, la richiesta di pluralismo politico e un minimo di equità economica dinnanzi a intollerabili divari di ricchezza, i problemi che in Europa stanno causando un crescente malessere sociale, pronto ad esplodere anche fuori dalle urne, sono altri ma anch'essi riconducibili alle dinamiche perverse della globalizzazione: la contrazione del reddito e della capacità di spesa delle famiglie; l'eccessiva esosità fiscale degli Stati; la divaricazione sempre più accentuata di mentalità e stile di vita tra le minoranze al potere e i ceti popolari. (...)
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