Alda Vanzan
«Il ministro Costa ci tratta da delinquenti», sbotta il governatore del Veneto Luca Zaia. Che lancia la sfida all'ex militare ingaggiato dal Movimento 5 stelle: «Vada al ministero cinque minuti e firmi il decreto con il quale impone Pfas zero sulle acque di tutta Italia, come ha fatto il Veneto che, per garantire acqua pulita ai suoi cittadini, si è preso 43 ricorsi».
Oggetto dello scontro tra ministero dell'Ambiente e Regione Veneto è la Pedemontana, la superstrada a pagamento in fase di realizzazione tra Treviso e Vicenza oggetto di un video targato M5s che Costa ha condiviso al punto non solo da rilanciarlo sul proprio profilo Facebook, ma anche mandando i carabinieri sul posto. Risultato: un'inchiesta della magistratura, la possibilità che i lavori ritardino. E uno scontro senza precedenti tra organi dello Stato. È per questo che Zaia è inferocito: «Bastava un colpo di telefono e gli avremmo dato tutte le informazioni e la documentazione che gli servivano». Anche perché alcuni dei lavori contestati dai grillini locali, come quelli nella galleria di Malo, sono stati autorizzati dallo stesso ministero dell'Ambiente. Quanto alle accuse di inquinamento, ci sono già i risultati delle analisi: nessuna criticità. E allora, è l'obiezione della Regione, perché il ministro ha voluto lanciare un siluro? Tra l'altro a poche ore dalle elezioni? Il vicepremier leghista Matteo Salvini non è da meno: «A me sta gente che blocca, blocca... Spero che da lunedì i no e i ni diventino sì».
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© RIPRODUZIONE RISERVATA «Il ministro Costa ci tratta da delinquenti», sbotta il governatore del Veneto Luca Zaia. Che lancia la sfida all'ex militare ingaggiato dal Movimento 5 stelle: «Vada al ministero cinque minuti e firmi il decreto con il quale impone Pfas zero sulle acque di tutta Italia, come ha fatto il Veneto che, per garantire acqua pulita ai suoi cittadini, si è preso 43 ricorsi».
Oggetto dello scontro tra ministero dell'Ambiente e Regione Veneto è la Pedemontana, la superstrada a pagamento in fase di realizzazione tra Treviso e Vicenza oggetto di un video targato M5s che Costa ha condiviso al punto non solo da rilanciarlo sul proprio profilo Facebook, ma anche mandando i carabinieri sul posto. Risultato: un'inchiesta della magistratura, la possibilità che i lavori ritardino. E uno scontro senza precedenti tra organi dello Stato. È per questo che Zaia è inferocito: «Bastava un colpo di telefono e gli avremmo dato tutte le informazioni e la documentazione che gli servivano». Anche perché alcuni dei lavori contestati dai grillini locali, come quelli nella galleria di Malo, sono stati autorizzati dallo stesso ministero dell'Ambiente. Quanto alle accuse di inquinamento, ci sono già i risultati delle analisi: nessuna criticità. E allora, è l'obiezione della Regione, perché il ministro ha voluto lanciare un siluro? Tra l'altro a poche ore dalle elezioni? Il vicepremier leghista Matteo Salvini non è da meno: «A me sta gente che blocca, blocca... Spero che da lunedì i no e i ni diventino sì».
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