Zona gialla rinforzata Non sarà liberi tutti

Martedì 1 Dicembre 2020
I GIORNI DECISIVI
PORDENONE «Dal 3 dicembre ipotizzo il ritorno del Friuli Venezia Giulia in zona gialla». Parole pronunciate ieri dal presidente della Regione, Massimiliano Fedriga. Ma non sarà la vecchia zona gialla, bensì un sistema rinforzato, probabilmente da un'ordinanza regionale. «Non si tratterà di un liberi tutti - ha aggiunto -, non ce lo possiamo permettere. Per questo ho intenzione di varare una serie di norme regionali volte ad evitare gli assembramenti». Si parla dell'obbligo di consumare cibi e bevande solo al tavolo e di ingressi contingentati nei negozi e nei centri commerciali. In ogni caso la strada sembra segnata: si va verso la riapertura di bar e ristoranti (sino alle 18) e l'eliminazione del divieto di spostamento dal comune di residenza. Il monitoraggio chiave sarà quello di metà settimana, mentre le nuove misure potrebbero entrare in vigore dal weekend o al massimo da domenica.
I NUMERI
«Il 10 dicembre - ha spiegato Fedriga - è teoricamente previsto il picco dei ricoveri». Significa che anche se lentamente, la curva crescerà ancora, poi dovrebbe calare. Il valore mediano dell'Rt è a 1,09, con un picco minimo (il 25 novembre) di 1,04. Rispetto al penultimo monitoraggio, si è notata una crescita del contagio inferiore: era del 20,8 per cento ed è scesa all'11,6 per cento. C'è ancora una progressione, ma più limitata. I nuovi focolai sono 733, contro i 684 della settimana precedente. La percentuale dei tamponi che risultano positivi (escludendo lo screening programmato) è cresciuta sino ad arrivare al valore medio del 34,3 per cento. E questo è un dato da tenere in grande considerazione. Si conferma il miglioramento del tracciamento: oggi il 91,7 per cento dei casi ha una storia certificata dai Dipartimenti di prevenzione. Resta critica la situazione che riguarda il contagio tra il personale sanitario e quella relativa alle case di riposo. La mortalità in Fvg è al 2,8 per cento, contro il 3,5 per cento nazionale. L'età media dei deceduti è di 85 anni. In regione ci sono 669 positivi ogni 100mila abitanti, mentre a livello nazionale la quota tocca le 706 persone. Gli ingressi singoli in Terapia intensiva (escluse le dimissioni) sono stati 312 (nella prima ondata erano stati 179) mentre quelli in Area medica arrivano a 2.2285 contro i 1.401 della primavera.
NEI PAESI
Con Paularo (215 tamponi, tutti negativi) si è conclusa la campagna di test a tappeto in Carnia e Valcellina. In totale sono state controllate con i tamponi rapidi 3.636 persone, di cui 40 positive, per un tasso pari all'1,1 per cento. «La distribuzione del virus - ha spiegato il vicepresidente Riccardo Riccardi - è arrivata in aree scarsamente colpite nella prima ondata».
IL NATALE
Fedriga ha parlato anche delle misure che riguarderanno il periodo natalizio. «Ci preoccupa la questione legata alle località turistiche della montagna: servono misure unitarie a livello europeo. E ci vorranno ristori poderosi, altrimenti molte attività resteranno chiuse per sempre. Per quanto riguarda le scuole, c'è molto contagio. La linea è quella di tenere chiuse le superiori. Non possiamo rischiare passi falsi. Non abbiamo ancora il vaccino: siamo pronti ma oggi non c'è. Il problema della messa di Natale è l'affollamento, non l'orario».
RICERCA
Intanto in Fvg si sta mettendo a punto un nuovo test molecolare salivare, di cui si riferisce nel dettaglio a pagina 7 del fascicolo nazionale. Si valuta anche un antiparassitario in corso di sperimentazione a Trieste.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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