Via libera al piano di gestione strategica del Palù di Livenza

Giovedì 21 Ottobre 2021
CANEVA
Approvato all'unanimità, nell'ultimo consiglio comunale, il Piano di gestione del Sito Unesco transnazionale Palù di Livenza, inserito nell'ambito dei Siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino. Il documento, elaborato dall'architetto Moreno Baccichet e promosso dal Comune di Caneva, che possiede la maggior parte del territorio in cui insiste il sito archeologico, ha lo scopo di pianificazione strategica dell'area per la sua conservazione, valorizzazione storico culturale, naturalistica e scientifica del sito. Il piano di gestione, spiega l'assessore Zoldan, non deve essere visto come uno strumento statico nel tempo, ma come un programma strategico che si modifica nel tempo tenendo in considerazione la progressione delle azioni realizzate. Sarà attuato e modificato dal Comitato di gestione, composto dai seguenti enti e dai relativi loro rappresentanti: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Friuli Venezia, Comunità Montana, Comune di Caneva e Comune di Polcenigo. Di volta in volta il comitato individuerà le strutture operative che si occuperanno di attuare i vari progetti e saranno responsabili, in toto, della loro gestione. Questo strumento - continua Zoldan - è una sequenza di azioni ordinate nel tempo in cui sono identificate le risorse disponibili per conseguire gli obiettivi, individuate le modalità attraverso cui essi si conseguono e predisposto il sistema di controllo per essere certi di raggiungerli. Il Piano di Gestione di Palù di Livenza elaborando le indicazioni provenienti dal Management Plan Internazionale dei siti palafitticoli alpini, avrà il compito di garantire la tutela del bene e la sua trasmissione alle generazioni future, - aggiunge - e, inoltre, dovrà identificare le minacce e le opportunità che si presentano per trasformare entrambe con attenzioni che si esprimeranno attraverso azioni progettuali. Il documento include le aree di interesse archeologico e le aree di tutela. Raccoglie inoltre la storia dei luoghi con diverse cartine e dipinti storici, le note sulle scoperte archeologiche, i beni culturali non archeologici presenti, i vincoli presenti, gli interventi fatti in passato». Alla fine del documento sono riportate le schede dei piani di azione, ovvero progetti possibili da attuare per la valorizzazione, la conservazione, la promozione e la fruibilità del sito con i soggetti coinvolti, il possibile costo e i tempi di attuazione, conclude e a questa Amministrazione e alle future il compito di modificare e attuare il Piano.
F.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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