Via al restauro dell'antico palazzo Cattaneo-Galvani

Mercoledì 12 Maggio 2021
Via al restauro dell'antico palazzo Cattaneo-Galvani
IL RESTAURO
PORDENONE Risplende Palazzo Cattaneo-Galvani. L'edificio di corso Vittorio Emanuele, a qualche decina di metri dalla loggia del Municipio, risale al 1500. Nel 2016 ad aggiudicarsi l'asta, disposta dal Tribunale, era stata la famiglia Polesello. Che ora, attraverso Guido Polesello, industriale nel settore mobiliero, ha dato vita a una corposa opera di restauro. Il tutto è coordinato dall'architetto pordenonese Franco Giannelli che, dopo un iter alquanto complesso, dopo quindici mesi è riuscito a ottenere dalla Soprintendenza archeologica e belle arti il via libera per avviare i lavori. Che dureranno un anno. Così la famiglia Polesello farà rivivere uno dei palazzi storici più belli e di pregio della città. Il palazzo, di matrice veneto-rinascimentale, era disabitato da lungo tempo. Di proprietà della famiglia Sfreddo, era stato messo all'asta nell'ambito di una procedura esecutiva immobiliare. L'unico di corso Vittorio Emanuele ad avere la quadrifora (finestra suddivisa in quattro luci) e al primo piano i soffitti lignei affrescati al pari di Palazzo Ricchieri. «L'edificio storico afferma Guido Polesello si sviluppa su tre piani e una superficie di 750 metri quadrati. Se non fosse stato per il Covid i lavori sarebbero già a buon punto. Pordenone ha un bellissimo centro storico e merita di avere palazzi storici di pregio. L'architetto Giannelli, con un team di professionisti, recupererà anche i minimi particolari. Compresi dove possibile, nell'ambito di un restauro conservativo, i travi del tetto. Cosa diventerà una volta terminato il cantiere? Una residenza di famiglia». Giannelli, parlando di particolari, ne ha sottolineato uno: «Il palazzo sarà dotato di ascensore che, per evitare la soluzione mimetica, sarà destinato ad uscire dal corpo di fabbrica con una struttura in acciaio corten e cristallo. Vorrei fare un plauso alla famiglia Polesello: non solo ha acquistato il palazzo Cattaneo-Galvani, sopportando le lungaggini della burocrazia, ma ha ascoltato me per quanto riguarda la parte del restauro: sarà di altissimo livello». L'architetto si leva un sassolino dalla scarpa: «Quindici mesi per ricevere un'autorizzazione ministeriale, prima della pratica edilizia, sono eccessivi. Non faccio nessuna critica a chi lavora alla Soprintendenza sottolinea dal momento che all'interno prima operavano 10 dipendenti e adesso soltanto 3, senza poi considerare le lungaggini causate dall'emergenza sanitaria. E' inconcepibile. Due sono le cose: o il Governo pensa ad aumentare il personale oppure si decide, una volta per tutte, a tagliare tutta quella burocrazia di cui tutti siamo stufi».
Al.Co.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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