Ventitré giovani con il vescovo dal Papa a Panama

Venerdì 11 Gennaio 2019
VIAGGIO DIOCESANO
PORDENONE I Papa boys si rimettono in movimento dalla terra di Concordia-Pordenone, nobilitando il loro piccolo esodo verso il Centro America con una preziosa valenza legata alla solidarietà. In attesa d'incontrare Bergoglio, hanno scelto di vivere sette giorni al servizio dei poveri della periferia di Città del Messico, ricambiando in questo modo l'ospitalità che riceveranno nello stesso periodo. La pattuglia diocesana raccoglie 23 persone, sotto il comando del vescovo Giuseppe Pellegrini. La missione finale li porterà poi a Panama City, sede della Giornata mondiale della gioventù, con decollo da Venezia prima dell'alba di domenica.
Il gruppo è composito. «Raccoglie parroci, cappellani, studenti - informa don Davide Brusadin, ex calciatore -. E poi lavoratori, laureandi, ragazzi delle associazioni, disoccupati, giovani in ricerca vocazionale, fidanzati. Con noi viaggeranno amici di altre Diocesi del Triveneto che hanno accolto la nostra proposta. La prossima settimana, in preparazione alla Gmg, vivremo un'esperienza missionaria nella comunità di Villaregia a Texcoco». In tutto, i nordestini saranno 43. «Tutti con il cuore orientato all'incontro con altri giovani del mondo, riuniti intorno alla figura di Francesco - aggiunge il sacerdote -. Abbineremo l'esperienza di visita a luoghi come la Madonna di Guadalupe e le piramidi Maya all'incontro con le persone, condividendo la stessa fede». E gli stessi problemi. Successivamente, ossia da lunedì 21, i naoniani saranno ospiti di una parrocchia di Panama City, insieme agli altri mille under 20 italiani.
«Con il Papa - puntualizza don Brusadin - prenderemo parte ai momenti di preghiera, come la Via Crucis di venerdì 25, la Veglia di sabato sera e la messa domenicale. Sarà uno spettacolo, la folla di giovani che racconteranno con le loro culture e le loro tradizioni la bellezza e la gioia di essere cristiani. In questi giorni sto sentendo gli amici della parrocchia di Nostra Signora di Guadalupe, che diventerà la nostra casa a Panama. L'entusiasmo dell'attesa che ci trasmettono non ha eguali: riescono a unire due posti così lontani e diversi tra loro come hanno fatto con due oceani e il loro canale, perché in fondo Nulla è impossibile a Dio. L'invito che rivolgo a tutti è allora quello di seguirci idealmente: condivideremo la nostra esperienza attraverso i social e i siti, sperando di portare un po' di gioia nella vita di tutti».
Pier Paolo Simonato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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