Truffa Venice, in Cassazione per la casa di Sappada

Giovedì 18 Luglio 2019
L'INCHIESTA
PORDENONE Finisce in Cassazione il sequestro (finalizzato alla confisca) della casa di montagna dell'ingegner Massimo Minighin, l'esperto informatico di Fossalta di Portogruaro rinviato a giudizio con i collaboratori del trader Fabio Gaiatto per aver realizzato il sito internet della Venice Investment Group. La Procura ha aggredito Minighin su due fronti: la casa di Sappada è stata sequestrata perchè, secondo gli inquirenti, acquistata e ristrutturata con parte dei 600mila euro provento di truffa e bonificati alla Kinit Corporation, società americana di Minighin, attraverso la Venice Investment Holding Ltd; nei giorni scorsi la stessa casa, un appartamento a San Vito al Tagliamento e il conto corrente intestato alla madre dell'ingegnere (96mila euro) sono stati sequestrati nell'ambito di un nuovo procedimento penale avviato per infedele dichiarazione dei redditi nei confronti di Minighin.
Sul primo sequestro si è già pronunciato il Tribunale del Riesame, che ha confermato il provvedimento del Gip. Ora l'avvocato Cristiano Leone chiede alla Cassazione l'annullamento dell'ordinanza sostenendo che non c'erano i presupposti del sequestro e che la somma versata da Gaiatto era destinata all'acquisto di un agriturismo in Toscana. L'affare non è andato in porto e i 600mila euro, secondo la difesa, sono stati trattenuti da Minighin come penale. L'accordo riguardava l'acquisto dell'agriturismo Il Cerrataccio in località Pianella a Castelnuovo Berardenga (Siena) ed era stato stipulato il 23 marzo 2017 con Gaiatto. «Ad oggi - afferma il legale - quel contratto è lecito, non è stato oggetto di impugnazione per nullità in sede civile, non è stato sollevato alcun sospetto di simulazione tra le parti».
Secondo la difesa, il sequestro della casa di Sappada si fonda inoltre su presunte mail falsificate e su dichiarazioni rilasciate da una testimone che era stata contattata per un'altra trattativa, mai perfezionata, ma sempre in Toscana. Viste da un'altra angolazione, queste circostanze hanno invece portato al sequestro dell'immobile. Procura, Gip e Riesame hanno ritenuto credibile la venditrice toscana, ma anche le dichiarazioni rese da Fabio Gaiatto sull'affare sfumato in provincia di Siena.
C.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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